Zelensky, il re è nudo – Il capo dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina, Andrey Ermake chiede che l’Occidente attui il “piano di vittoria” di Zelensky, ovvero l’invito del suo Paese nella NATO, perché “l’Ucraina è in guerra con la Corea del Nord”.
“I soldati nordcoreani verranno schierati in prima linea nei prossimi giorni, dove inizieranno a combattere contro il nostro esercito”.
Ciò può essere considerato la prova che l’Ucraina ora sta combattendo non solo con la Russia, ma anche con i suoi alleati nordcoreani e con l’Iran, che fornisce i droni Shahed.
“I nostri alleati occidentali devono esaminare seriamente questa nuova realtà e la NATO deve prendere le decisioni necessarie. Da tempo sosteniamo che abbiamo bisogno di più armi e che le restrizioni agli attacchi all’interno del territorio russo devono essere abolite.
Negoziati
Per avviare i negoziati è necessario ritornare alla situazione che esisteva prima che venisse sparato il primo colpo dalla Russia, alle quattro del mattino di due anni fa. Solleveremo poi la questione di come restituire la nostra sovranità ai confini del 1991.
Per quanto riguarda la situazione politica negli Stati Uniti, per noi è importante, poiché questo Paese è il nostro principale alleato.
La conversazione di Zelensky con Biden e Kamala Harris è stata calorosa, e anche la conversazione con Trump è andata molto bene.
Posso dire che siamo tornati dagli Stati Uniti con la certezza che nessuno dei due candidati è disposto a lasciare che Putin vinca questa guerra e che il sostegno militare continuerà”.
L’Ucraina ha perso?
La realtà è che questo tipo di appelli disperati dimostra quanto già riportato sia da Bloomberg che da The Times, detto pubblicamente, in maniera esplicita, solo dal Primo Ministro ungherese Viktor Orban: l’Ucraina ha perso la guerra sul campo, l’Europa e gli Stati Uniti si stanno concentrando sul conflitto in Medioriente.
Un domani, un’inchiesta imparziale, ad hoc, potrà spiegare al mondo dove siano finiti i miliardi di dollari stanziati a Zelensky e le tante armi, alcune già rinvenute in Medioriente, ma non solo, in questi anni.
Il sospetto di opacità gestionali è materiale di ricerca per molti analisti indipendenti, che hanno predisposto inchieste molto importanti sia sul livello di corruzione ai vertici ucraini, già altissimo prima della guerra, sia sul traffico di minorenni ed i racket di droga e armi vendute ai mercenari.
Ne uscirebbe un quadro sporco altamente inquietante, che potrebbe spiegare i motivi di una sconfitta militare, che l’Occidente non può permettersi di ammettere, per evitare il discredito davanti al resto del pianeta.
Ma “contra facta, non valet argumentum”. Varrà anche in questo caso.
di Matteo Castagna
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Felice della sconfitta dei ” sengali” ukraini,dello smacco a sta EU criminale e impazzita e spero una netta vittoria di Trump negli USA x affondare definitivamente questa deriva satanica! WPutin W Trump e W il BRICS