USA: LGBT a mano armata

USA: LGBT a mano armataUsa, LGBT a mano armata – A soli quattro giorni dalla carneficina consumata alla scuola cristiana di Nashville, lo scorso 27 marzo, in cui una donna che si sentiva uomo ha ucciso sei persone, di cui tre bambini il presidente USA Biden alla vigilia della Giornata della Visibilità Trans ha detto che: “I transgender plasmano l’anima della nostra nazione”.

La Casa Bianca sta con chi spara

Alle parole del presidente è seguita l’affermazione della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre che, commentando pubblicamente l’intervento di Biden, ha manifestato solidarietà verso la comunità arcobaleno, mancando così di rispetto alle vittime e alle relative famiglie coinvolte nella strage: “I nostri cuori sono con la comunità trans, poiché sono sotto attacco”.

Una strage sventata

Dopo pochi giorni dalla strage commessa a Nashville, il 31 marzo, il transessuale William Whitworth, che si identifica come Lilly, è stato arrestato dopo che uno dei suoi fratelli aveva avvertito le forze dell’ordine, visto che la “sorella” aveva presumibilmente minacciato di “sparare a una scuola”.

Il trans è stato arrestato a casa nella contea di Elbert e, dai documenti dell’arresto, è emerso che William aveva ammesso apertamente di aver pianificato sparatorie in più scuole e chiese.

La Timberview Middle School era attualmente uno degli obiettivi principali e altri obiettivi erano le chiese della zona.

Un atto premeditato

I documenti dell’arresto riportano la presenza di un taccuino che avrebbe contenuto il manifesto all’interno, incluso un elenco di armi da fuoco e come stamparle in 3D, individui nominati e i loro modi in cui essere uccisi, piani per ordigni esplosivi improvvisati e la finalizzazione dei luoghi di tiro.

La cauzione di Whitworth, dopo il suo arresto, è stata aumentata a $ 750.000 dopo che avrebbe detto a un membro del personale nella prigione della contea di Elbert che se fosse stato in grado di liberarsi avrebbe comunque tentato di eseguire una sparatoria di massa.

LGBT a mano armata

Le comunità LGBT non sono nuove negli USA ad azioni di questo genere.

Anderson Lee Aldrich avrebbe sparato a più di 30 persone in un nightclub di Colorado Springs, il 19 novembre 2022. Il 22enne si identificava come persona non binaria, per questo motivo si rivolgevano a lui usando i pronomi “they/them”e veniva citato come “Mx. Aldrich”.

Il sospettato della sparatoria che ha provocato cinque morti e più di altri 30 feriti, presenterà presto un appello per oltre 300 accuse che potrebbero portarlo all’ergastolo.

La sparatoria avvenuta il 7 maggio 2019 allo STEM School Highlands Ranch per mano del diciottenne Devon Erickson e della sedicenne Maya McKinney, che però si fa chiamare Alec. Maya è una transgender e preferisce essere chiamata Alec.

Ed è proprio per i problemi psicologici legati a questa sua condizione che la ragazza potrà avere una possibile attenuante della pena.

La bandiera arcobaleno gronda sangue

È invece il 20 settembre 2018, quando nel Maryland, Stati Uniti, fuori da un centro di distribuzione di Rite Aid, si è consumata una sparatoria che ha portato alla morte di quattro persone. Il tiratore è Snochia Moseley, 26 anni, un maschio transgender afroamericano della contea di Baltimora.

L’uomo si è poi sparato alla testa morendo poi in ospedale per le ferite riportate.

Secondo quanto detto dalle autorità e un caro amico del tiratore, quest’ultimo da anni soffriva di malattie mentali e tumulti emotivi derivanti dal suo rapporto travagliato con la sua identità sessuale.

Nemes Sicari