USA: Il Texas blocca la pillola abortiva – USA: non si allenta il braccio di ferro permanente tra abortisti coccolati dall’amministrazione Biden, e la variegata reazione provita che si allarga ulteriormente.
Il giudice trumpiano
In Texas il Giudice Matthew Kacsmaryk – già “colpevole” agli occhi della sinistra di essere stato nominato da Trump – ha bloccato la vendita della pillola abortiva “Mifepristone” venendo incontro alle richieste di medici e associazioni provita.
La decisione del Giudice texano contro la “pillola assassina” ha ovviamente irritato i colossi del complesso affaristico farmaceutico statunitense oltre che l’establishment della sinistra americana.
La reazione di BigPharma
I managers di 250 società farmaceutiche si sono appellati contro la sentenza: tra loro spiccano Albert Bourla della Pfizer e Alisha Alaimo di Biogen, che evidentemente temono per i loro giganteschi giri di affari. Da Washington il dipartimento di giustizia americano ha chiesto di sospendere la sentenza del Giudice texano.
L’ennesimo scontro tra l’America delle comunità locali e quella del potere federale e delle multinazionali.
Nuova guerra civile?
Una lotta che si combatte su più fronti e che vede sempre più contrapposti due modi diversi di intendere la compagine sociale americana. Da una parte l’establishment a guida democratica che ha arruolato la sinistra estrema e il movimento BLM, dall’altra l’America profonda, cristiana e bianca che ha il sostegno delle comunità locali e di parte del partito repubblicano. Occhi puntati quindi sulle elezioni del prossimo anno dove forse questa faglia americana rischierà la deflagrazione con esiti per ora impossibili da prevedere.
Tornando ad oggi, come si dice: la lotta continua e l’allargamento del baratro che divide due Americhe contrapposte su tutto, anche.
Marzio Gozzoli