Una speranza chiamata Trump – Non mi si può tacciare di essere europeista, il mio commilitone Filomeni sa quanto io detesti la UE e abbia in uggia l’Europa e più ancora l’essere definito europeo prima di italiano (ho scritto persino un libello su questo argomento, che spero di poter pubblicare presto, il cui titolo è «Contra Europa – Siamo italiani, non europei»).
E nemmeno sono un USA-dipendente, anzi, se da giovane guardavo a quel paese come al paese del progresso che agognavo, maturando ho cominciato a capire che, a partire dal 1945, molte delle nostre sventure vengono proprio da lì, compresa quella iattura che è stato il Sessantotto le cui «uova del drago» han cominciato a schiudersi tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 del secolo scorso e che ora stanno infestando l’Italia con l’ideologia omosessualista e quella gender, con l’utero in affitto, con le balle sulla transizione green, lo scientismo assurto a religione, l’ateismo militante, il woke pensiero, il divorzismo, l’abortistismo, l’eutanasismo, persino il satanismo sempre meno mascherato.
Buone ragioni
Andando al dunque, avendo in uggia Europa e America (specie quella Dem, madrina di tutte le iatture di cui sopra), mi permetto di esultare per la vittoria schiacciante di Donald Trump per le seguenti ragioni:
- la UE non lo sopporta e ha indossato il lutto per la sua vittoria (già questo depone a favore del cosiddetto « tycoon »).
- la sua vittoria elettorale ha dato una bella botta alla presunzione del mondo Dem, in particolare di quelli nostrani i quali, come loro consuetudine, riversano sull’avversario il peggio della loro bile (e spesso anche della loro idiozia: la Aspesi se l’é persino presa con le donne accusandole di non aver voluto votare una donna, la Harris, sorvolando disonestamente – da quelle parti è ricorrente – che due anni fa ha invitato le donne a non votare la donna Meloni)
- la sua vittoria è suscettibile di cassare quel rapporto velenoso istauratosi con la primazia accordata dal mondo Dem a quell’imbroglio dei diritti farlocchi (1) a scapito del giusto rapporto con la realtà, rapporto totalmente ignorato dall’ideologia Dem e che, tra le altre cose, nell’Occidente americanizzato ha prodotto un evidente impoverimento dei ceti medio e basso della popolazione.
Finalmente un Presidente influente a livello mondiale che al posto di parlare di aria fritta, parla di rilancio economico (suscettibile di migliorare la vita dei lavoratori), smantellamento dei fronti di guerra (Zelensky la finirà di sacrificare, la gioventù ucraina al minotauro DEM-NATO-UE) e che vuole porre rimedio a quella iattura che è l’immigrazione clandestina (che si risolve in un’imbarcata di potenziali delinquenti e nel deterioramento del mercato del lavoro, a favore di imprenditori senza scrupoli) .
I brogli
Analizzati gli eventi occorsi nel 2020 con quella manfrina di Capitol Hill, alla luce di questa schiacciante vittoria elettorale, trova giustificazione l’insistenza del Trump sconfitto che urlava al broglio, in quanto è evidente che i media internazionali, tutti quelli al servizio del mainstream progressista e globalista, davano, tanto mendacemente quanto strumentalmente, per scontato fino all’ultimo un testa a testa fra Trump e la Harris, così se effettivamente lo scarto a favore di Trump fosse stato ridotto, avrebbero tirato fuori i voti necessari alla vittoria della Harris (magari pescandoli nell’elevato numero di voti anticipati) … Scenario che rimanda alle elezioni del 2020 e agli strilli di Trump.
Una nuova EU?
Last but not least, ora si può sperare in un riassetto della UE (servetta utile all’America Dem) con la cancellazione dell’asse Francia-Germania sin qui dominante e l’inaugurazione di nuovi equilibri che tengano conto della volontà dei popoli europei (il nostro in primis) che non vogliono saperne di essere sacrificati sull’altare dell’ideologia globalista. Insomma, esistono le condizioni per rivoltare come un calzino quel baraccone nefasto e imbroglione che è la UE, magari col contributo decisivo di quell’Italia della gente dabbene che, unitamente ad altri europei di buona volontà, porta in sé i geni necessari a migliorare se stessa e l’Europa. Vuoi vedere che, in questo modo, anche un euro-scettico come me potrebbe mutare idea?
Nota 1) Come può l’aborto essere considerato un diritto prima di una tragedia? Come si può considerare la maternità surrogata un diritto quando invece si tratta di un turpe mercato di facoltosi a detrimento della donna e del pargolo che porta in grembo? Come si può indurre un bambino confuso a scegliere, sua sponte, se essere XY o XX?
di Corrado Corradi
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