Un Italia senza aborto: la tavola rotonda dei movimenti ProLife riunita a Milano
Nella sede dell’Associazione Luci sull’Est si è tenuta la seconda edizione di “Un’Italia senza aborto”, una tavola rotonda che raduna le principali realtà del movimento antiabortista italiano a Milano.
Anche in vista della manifestazione nazionale “Scegliamo la Vita” di sabato 22 giugno, si sono confrontati l’avvocato Pietro Guerini del Comitato No194, Fabio Fuiano presidente degli Universitari per la Vita, Paolo Picco del Movimento per la Vita Lombardia e, in collegamento da Madrid, Jorge Garrido San Romàn segretario generale del sindacato spagnolo Unión Nacional de Trabajadores.
Una battaglia lunga dieci anni
Introdotti da Piergiorgio Seveso presidente della Fondazione Pascendi e delle Edizioni Radio Spada, oltre che moderati da Lorenzo Roselli, i relatori hanno dibattuto davanti ad un pubblico vivace del decennio appena trascorso in termini di conquiste, meriti, sconfitte e risoluzioni per la battaglia in difesa della vita nascente.
Interventi che hanno però saputo trovare una sintesi nella necessità di implementare un discorso apertamente abolizionista verso l’aborto di Stato sulla scorta dei risultati ottenuti con l’abrogazione della Roe v. Wade in Nord America e Polonia.
Una nuova strategia comunicativa
Preziose anche le indicazioni strategiche di Jorge Garrido San Román sul traghettare la comunicazione verso tre assunti: il soffermarsi sull’intrinseca malvagità dell’aborto in quanto violazione dei diritti umani, la propositività del messaggio che ha da richiamarsi al sì alla vita radicale della scelta antiabortista e la diffusione di immagini che mostrano il feto e l’embrione nelle scuole e nei luoghi di formazione affinché i giovani, una volta davanti alla questione, possano ricordare che il feto e l’embrione sono loro simili e non umani mancati come vuole la propaganda abortista.
Redazione
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