UE: etichetta “nuoce alla salute” sul vino – A seguito della richiesta pervenuta dall’Irlanda, di poter inserire alert sanitari sulle bottiglie di alcolici e superalcolici, l’UE – tramite l’esercizio del silenzio/assenso – ha dato il via libera a questo ennesimo scempio culinario.
Vino e birra come le sigarette
Di fatto, con questa ennesima decisione scellerata, l’etichettatura di birra e vino sarà pienamente equiparata a quella delle sigarette, con la possibilità di indicare pericoli gravi per la salute che ne deriverebbero dal consumo, quali tumori al fegato o altre malattie letali.
Attacco all’Italia
Se è vero che, soprattutto nel nord Europa, si fa un uso talvolta smodato di superalcolici, che è potenzialmente pericoloso per la vita, è altrettanto vero che alcolici a bassa gradazione come il vino sono parte integrante di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano.
Consentire nell’Unione un’etichettatura di questo tipo è un ennesimo attacco frontale all’economia nazionale. L’Italia, infatti, è il principale produttore ed esportatore di vino, con oltre 14 miliardi di fatturato annuo.
Un paragone inaccettabile
L’equiparazione del vino al fumo, pertanto, è un illecito inaccettabile, che non può e non deve lasciare indifferente il governo italiano.
È evidente che dall’Unione Europea, negli ultimi anni, provenga un sistematico e reiterato attacco distruttivo alle abitudini alimentari ed ai prodotti gastronomici italiani – eccellenza mondiale – che l’esecutivo ha il dovere di difendere.
La Meloni tace
In mancanza di una strategia di tutela del Made in Italy, infatti, presto la dieta mediterranea sarà un lontano ricordo, i produttori locali cesseranno di esistere e le prelibatezze italiane saranno sostituite da un’accozzaglia di porcherie immangiabili e dannose – insetti in primis – tanto cari all’ecologismo ipocrita e criminale.