Tutti i flop dei cartoni Disney LGBT – “Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino.”
E’ questa una delle celebri frasi di Walt Disney.
Un mondo che ha fatto sognare grandi e piccoli con personaggi che sono entrati nelle case di tutti e fiabe prese da racconti della tradizione occidentale, diventate in seguito le storie di tutti tra magia, principesse, eroi e tante avventure che hanno acceso la fantasia degli spettatori.
Un mondo libero da ideologie e avulso da ogni credo politico e religioso e con un solo protagonista: la fantasia che rende l’infanzia eterna.
La nuova politica Disney
Eppure. quei tempi sono ben lontani da un mondo Disney che, invece, si mostra sempre più asservito all’ideologia Lgbtq+.
Nonostante il flop dei suoi due primi film in chiave arcobaleno, la Disney continuerà a farsi portavoce dell’ideologia LGBT anche attraverso i cartoni animati.
“Alcuni dei valori fondamentali della nostra narrazione sono l’inclusione, l’accettazione e la tolleranza, e non possiamo rinunciarvi. Non faremo sempre tutti contenti e non proveremo a farlo. Certamente non sminuiremo i nostri valori fondamentali per accontentare tutti”. Sono queste le parole del nuovo CEO della Disney, Bob Iger, che si è impegnato a non bloccare ma anzi ad incrementare il numero di film animati per bambini che contengono “narrazioni” LGBT.
Proprio qualche settimana fa la Disney ha lanciato sulla sua piattaforma di streaming Disney + la serie fantasy “Willow”, che includerà una storia d’amore “queer”.
Insomma, l’agenda gay della Disney va avanti a pieno regime. La Disney è ormai nota per le sue storie e personaggi arcobaleno, fino a voler arrivare addirittura al 50% dei protagonisti Lgbt.
Non per nulla ha dato vita a un altro film d’animazione a stampo gender con l’uscita di “Strange World”.
Un film d’animazione caratterizzato dalla narrazione Lgbt.
La pellicola parla della prima storia d’amore apertamente gay tra degli adolescenti e rappresenta una sottotrama all’intero film. Una notizia, questa, che già era stata resa nota lo scorso giugno. Ormai un classico Disney è proprio l’animazione arcobaleno con film, cartoni animati, serie tv, sfilate nei parchi divertimento, gadget.
Critiche e recensioni negative
Ma la propaganda Lgbtq+ non ha dato gli effetti sperati.
Infatti dopo il clamoroso flop di “Lightyear – la vera storia di Buzz”, che portò sugli schermi dei più piccoli il primo bacio omosessuale (in particolare tra due donne) nella storia della Disney, ora l’altro fallimento sembra arrivare proprio da “Strange World”, che a fronte di un budget di produzione di circa 180 milioni di dollari, ne ha incassati solamente 4 in questo primo periodo di distribuzione. Per fare un paragone: un anno fa, quando nello stesso periodo uscì “Incanto”, quest’ultimo guadagnò ben 42 milioni all’esordio. Ma non finisce qui, perché “Strange World” ha anche fatto registrare il peggior punteggio di sempre su CinemaScore per un Classico Disney. Il film ha infatti ricevuto una “B” da CinemaScore dopo la sua uscita nelle sale nord-americane, il voto più basso di sempre per un cartone animato targato Disney. Chiaro indicatore che il film non è stato affatto gradito dal pubblico.
Dicevamo: fortunatamente sta facendo flop. Ma nonostante questi fallimenti la Disney continua a non indietreggiare e a farsi portavoce della propaganda ideologica anziché dell’infanzia.