Trump agli operai in sciopero: il nemico è l’elettrico – Negli Stati Uniti impazza vigoroso un imponente sciopero degli operai metalmeccanici delle tre maggiori compagnie automobilistiche americane, ossia Ford, General Motors e Stellantis.
E mentre entra nel vivo la campagna elettorale in vista delle primarie per scegliere chi sarà il prossimo candidato alle presidenziali per i Repubblicani, anche il terreno di lotta dei lavoratori metalmeccanici diviene teatro di scontro politico.
Dapprima Joe Biden, il ridicolo presidente a stelle e strisce, si è recato dagli scioperanti, brandendo il megafono e sperando di carpirne il consenso con frasi fatte sulla giustezza delle rivendicazioni sindacali e salariali.
Trump fa breccia nel cuore degli operai
Poi è stata la volta di Donald Trump, il redivivo rappresentante repubblicano che- disertando un confronto televisivo in vista delle primarie – ha tenuto banco tra gli operai.
Trump non le ha mandate a dire a Joe Biden, attaccandolo su tutti i fronti. Secondo il Tycoon il presidente sarebbe colpevole di aver incentivato la diffusione delle auto elettriche, così avvantaggiato la produzione cinese a detrimento di quella americana.
Il nodo cinese
Trump, dal canto suo, ha parlato di politiche protezionistiche e rilanciato l’importanza di garantire e tutelare ad ogni costo la manifattura e la produzione americana, anche e soprattutto nel settore automobilistico e dell’automotive, certamente ancora molto florido oltreoceano ma pur sempre in difficoltà.
Difficoltà che, peraltro, significherà la perdita di migliaia di posti di lavoro proprio nel comparto metalmeccanico. Trump, dal canto suo, ne è consapevole e sfrutta questo fattore a suo vantaggio e contro la scellerata politica globalità dei democratici.
La speranza USA
Ciò che c’è di buono è che anche nel continente americano torna a parlarsi di tematiche identitaria e patriottiche. Con buona pace degli agonizzanti epigoni della sinistra mondiale e con una speranza che si riaccende in quanti – al di là dei singoli esponenti – vedono nelle idee tradizionaliste l’unico viatico verso il riscatto dell’Occidente.
Giustino D’Uva