Trieste: gli Antifascisti all’attacco di Almerigo Grilz – A Trieste, città che più di tutte ha subito l’orrore antifascista, va in scena l’ennesimo teatrino figlio di questa idea perversa.
Mentre viene intitolato un premio giornalistico alla memoria di Almerigo Grilz, reporter ucciso in Mozambico mentre documentava le atrocità della guerra in quel del 1987, gli antifascisti triestini protestano (come sempre) contro il nulla, accusando questo evento di avere stampo neofascista.
Un eroe dimenticato
La frase “O con noi o contro di noi” è stata quindi fatta propria dagli antifascisti di oggi, e poiché Almerigo non era schierato dalla loro parte, ogni iniziativa per ricordarlo viene boicottata.
Ma si sa, queste sono le stesse “persone” che vogliono persino impedire i funerali o le lauree a chi è loro inviso, mentre sono pronti a invocare la libertà per i peggiori delinquenti del mondo.
Lo stesso trattamento non lo riservano ai mafiosi, limitandosi a qualche piccola manifestazione fine a sé stessa, mentre finanziano le stesse mafie con lo spaccio incolpando, ancora una volta, i fascisti.
I padrini Antifa
E dei mafiosi apprendono i metodi, le intimidazioni, le minacce e le violenze verso chiunque non rispetti il clan e agisca senza la sua autorizzazione.
Per garantire la democrazia, difesa da quella costituzione che tanto venerano e che però reinterpretano a piacimento, forse è opportuno sciogliere le organizzazioni antifasciste?
A voi la risposta.
Lorenzo Gentile
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