Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano … Un italiano vero
Un italiano vero è andato avanti, uno degli interpreti canori del populismo anni ’80, Toto Cutugno è scomparso ieri a 80 anni.
La sua canzone, l’italiano, al Festival di San Remo del 1983, arrivò solo quinta alla rassegna canora ma divenne un successo inatteso e spettacolare.
Divenne il simbolo dell’orgoglio Italia e di un’epoca nuova.
Il 1983 fu un anno di svolta per l’Italia della “prima repubblica”, alle elezioni del 27 giugno iniziava la crisi del partito-stato, da sempre al governo, la Democrazia cristiana, che alle urne fece registrare un importante calo dei consensi.
Quella del 1983 fu la prima campagna elettorale spettacolarizzata con incontri inattesi come quello tra Berlinguer e Berlusconi.
Un ruolo di protagonista, nei commenti elettorali, fu assunto dal comico Beppe Grillo che surclassando i giornalisti democristiani e relegando a comparse gli editorialisti dell’Unità iniziò una “carriera” politica anomala tra “vaffa” e invettive.
Sempre alle elezioni politiche, in Veneto, la sconosciuta “Liga veneta” conquistò 125mila voti, elesse un deputato e un senatore.
Craxi divenne presidente del consiglio a Palazzo Chigi e tutto sembrò tornare alla normalità del pentapartito.
E invece era l’inizio della fine.
Il populismo Berlusconiano era alle porte, lo annunciava proprio Toto Cutugno.
Dopo l’uscita di scena del Cavaliere, la scomparsa di Toto suggella la fine di un’era un po’ cialtrona forse ma molto più sana e vera dell’attuale plastica ipocrisia che compone la vita e la politica italiana.