Torna Trump: la pace è più vicina – Al Cpac, la convention repubblicana di Washington, Donald Trump, redivivo ed in gran spolvero, ha dissotterrato l’ascia di guerra, confermando di essere candidato per i conservatori alle prossime elezioni presidenziali del 2024.
Non ha lesinato parole di fuoco nei confronti dei suoi avversari, dichiarando in pompa magna che caccerà i comunisti dal Paese, per evitare che gli Stati Uniti diventino uno stato socialista.
Trump uomo della pace
Al di là della retorica, carica di suggestioni, volta ad infuocare gli animi dei sostenitori più accaniti, Trump è sceso nel dettaglio della più stringente attualità, affrontando il tema del conflitto ucraino.
Nello specifico, il leader repubblicano chiaramente esposto la sua posizione: un confronto con Putin per cessare la guerra in Europa. Peraltro, ha accennato al rischio di una terza guerra mondiale, che potrà essere scongiurato solo dalla cacciata dei guerrafondai democratici dalla Casa Bianca.
Il riferimento a Biden
Il riferimento a Jo Biden ed al suo entourage è diretto, senza mezzi termini. Stanno combattendo una guerra per procura contro la Russia, anche a costo di radere al suolo l’Ucraina e l’Europa intera.
L’Europa spera
Che al governo degli Stati Uniti si alternino Democratici o Repubblicani poco cambia per il Vecchio Continente, ma con il nuovo avvento del Tycoon le cose potrebbero mutare radicalmente.
Continuando nell’imperterrita politica guerrafondaia da parte della Casa Bianca, è ragionevole ritenere che presto si piomberà in una guerra nucleare, al mero scopo di distruggere Putin ed il suo modello alternativo all’Occidente.
Da questo punto di vista, dunque, la vittoria di Trump alle prossime presidenziali americane potrebbe essere una manna dal cielo per l’Europa. Trump, quantomeno, dovrebbe poter tener fede alla promessa di riaprire il dialogo tra USA e Russia, gettando acqua sul fuoco e comandando alla NATO di cessare i finanziamenti bellici all’Ucraina di Zelensky.
Tornerà?
Ai fini della tutela degli interessi italiani ed europei, non resta che sperare che Trump vinca le prossime elezioni, non tanto per garantire un trionfo – improbabile – di valori realmente patriottici, quanto stabilizzare la situazione geopolitica internazionale.
Ne gioverebbe il mondo intero, liberato definitivamente dalla sinistra – ipocrita e guerrafondaia – che nel nome di disvalori ed ipocrisia sta devastando l’assetto tradizionale di tutti i continenti, al mero fine di imporre il modello globalista come unico modello possibile da accettare giocoforza.