Strage di Altavilla, cosa dicono gli imputati – Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
È questo un celebre aforisma di Dante che, purtroppo, non tutti hanno la capacità o semplicemente l’umanità di comprendere.
Come successo alla diciassettenne arrestata per concorso in omicidio plurimo e aggravato e per concorso in soppressione di cadavere.
Uno scenario macabro, consumatosi ad Altavilla Milicia in provincia di Palermo, reso ancora più agghiacciante da chi vi è coinvolto sia tra i carnefici che tra le vittime.
Infatti, a queste ultime appartengono i due fratelli minori della ragazza: Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 16 e 5 anni, e la madre dei tre giovanissimi: Antonella Salamone.
Mentre il complice della diciassettenne è Giovanni Barreca, padre della ragazza nonché delle piccole vittime e marito di Antonella e quindi della madre dei suoi figli.
Riti oscuri e ignoranza
Il motivo di una simile mattanza domestica?
Sarà la stessa ragazza a confessarlo davanti agli inquirenti. “Avevano dentro il demonio”. Parole di ghiaccio riportate con una freddezza disarmante.
Il racconto della diciassettenne è tanto macabro quanto scabroso nella descrizione delle torture inflitte alla madre e ai fratelli.
Ebbene sì, padre e figlia hanno commesso i crimini più innaturali che possano mai esistere, quali appunto infanticidio e matricidio e, per di più, per motivi religiosi, precisamente per il loro bene perché era l’unico modo per salvarli.
Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi, sono state queste le parole del muratore cinquantaquattrenne che, nella notte del 10 febbraio, aveva chiamato i carabinieri dando ai militari appuntamento a Casteldaccia, centro a poca distanza da Altavilla, venendo in seguito fermato e portato in caserma a Bagheria.
L’ombra delle sette
Nel mentre la diciassettenne, la sola superstite della strage domestica, veniva ritrovata in casa in stato di choc hanno fatto un esorcismo per liberarci dal diavolo.
Inizialmente si pensava che il padre l’avesse risparmiata ma, ahimè, non è stato così.
La prima vittima di quello che gli inquirenti hanno definito delirio mistico, degenerato in crimine, è stata Antonella, torturata per ore. Seguita dai due figli, picchiati e seviziati.
Torture e sevizie il cui epilogo è stato scritto col sangue di tutti e tre. Sempre da quanto è emerso dalla confessione della giovane, la soluzione iniziale per liberare i familiari dal demonio era stata la preghiera.
Infatti, la diciassettenne aveva pregato con il padre, insieme a Carandente e Fina, i due complici, anche loro arrestati, che il padre aveva conosciuto sui social e noti come i Fratelli di Dio.
Una preghiera che, a loro avviso, non aveva dato i risultati sperati, passando così alle violenze per far uscire satana dai corpi della madre e dei fratellini con la forza.
Torturati fino alla morte
Per questo motivo, l’adolescente col padre e i due complici erano arrivati al punto di torturare i fratelli e la mamma.
Quest’ultima, contraria alla pratica estrema, sarebbe stata presa a colpi di padella, colpita con l’attizzatoio rovente del camino e ustionata con un phon.
Poi è stata la volta dei due fratelli, anche loro, come la madre, inizialmente coinvolti nei riti di purificazione: seviziati, picchiati, colpiti con fili elettrici e infine soffocati.
Ma al peggio non c’è mai fine, in quanto l’adolescente non ha mostrato alcun segno di pentimento Rifarei tutto. Avevano ragione loro.
Da quanto è emerso dalle parole di Ambrogio Cartosio, Procuratore di Termini Imerese: Il rito collettivo era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia formata da Massimo Carandente e Sabrina Fina. Erano tutti preda di un delirio mistico.
La matrice religiosa distorta
Poi ha aggiunto: si sono verificati in più occasioni dei comportamenti che hanno una matrice religiosa distorta e che non avvengono solo a Termini Imerese, ma in tutto il territorio nazionale. È inutile che stia a sottolineare in quanti casi abbiamo constatato che una pseudo religione o determinati ruoli all’interno delle sette siano stati usati utilizzati allo scopo di abusare sessualmente di minori.
In qualche caso l’abuso è stato finalizzato non solo allo scopo sessuale ma anche a sfruttare economicamente e lavorativamente le persone. Stavolta abbiamo a che fare con una tragedia che rappresenta il massimo dell’immaginazione umana.
Facciamo un appello, soprattutto ai giovani, affinché si muovano per fare emergere queste situazioni. So che è difficile e complicato fare emergere certe cose ma questa terribile tragedia dimostra che il silenzio alle volte può essere la propria condanna a morte. Le strutture della magistratura, delle forze ordine e delle altre istituzioni sono in grado di aiutare efficacemente le vittime di questi reati. Ha poi concluso.
Un appello che ricorda la recente intervista fatta da Panorama a degli esperti proprio in occasione di questa strage familiare.
Gli altri gruppi parareligiosi
Tra questi è stato intervistato David Murgia, Presidente del Gris gruppo di ricerca e informazione socio religiosa che si occupa per conto della Chiesa di studiare questo genere di casi.
Il Presidente al termine setta preferisce utilizzare gruppi parareligiosi che includono Scientology, i Testimoni di Geova, gruppi yoga, ufologia evangelisti ed altri ambienti.
Murgia ha riportato anche le serie difficoltà, soprattutto a livello legale, nel far fronte alle tante, troppe segnalazioni che ricevono durante l’anno.
Il Presidente ha infatti parlato di migliaia di segnalazioni a livello nazionale di persone uscite da gruppi parareligiosi, di area anche evangelista, come le persone coinvolte nel triplice omicidio di Altavilla.
Tra le difficoltà concernenti la tutela legale di chi è stato vittima di questi gruppi parareligiosi, venendo privato della sua libertà personale, vi è l’assenza del reato di plagio che invece, in precedenza, era un illecito penale.
Per questo motivo, a detta del Presidente, l’unica azione che possiamo intraprendere è dimostrare il reato di riduzione in schiavitù o circonvenzione di incapace, cosa estremamente difficile.
Una situazione che diventa ancora più allarmante dai dati emersi, sempre su Panorama, dall’intervista rilasciata da un altro professionista: Marco Diella, Consulente Investigativo – Italiana.
L’eredità del Covid
Questi ha dichiarato di essersi occupato di un numero considerevole di casi riconducibili all’esoterismo negli ultimi anni. Dalle analisi di casi, circostanze che potrebbero aderire a tali fenomeni, in assenza di opportune verifiche sulle stranezze dei racconti proposti (non potendo accoglierli tutti) potrebbero essere circa 40/50 persone all’anno.
Una casistica che, a detta del consulente investigativo è in costante aumento, forse un 15% negli ultimi cinque anni. Sono in netto aumento invece racconti di comportamenti anomali e allontanamenti domestici dopo il covid: +40%.
Mattanze familiari, dati in crescita e vittime sempre più difficili da tutelare. È questa la realtà, spesso dimenticata, che la strage di Altavilla ha riportato sotto i riflettori e su cui le Istituzioni dovrebbero riflettere, partendo dall’aspetto della tutela legale a quello culturale.
Aspetti questi inevitabilmente complementari
Nemes Sicari
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