Servi sciocchi e i politici Arlecchino – Mi è capitato in sorte di assistere al trascorrere di diverse ere politiche e con esse al succedersi di vari leader del centrodestra.
Ho visto il PDL e poi Forza Italia di Silvio Berlusconi dominare la scena politica.
Ho assistito alla grande affermazione della Lega di Matteo Salvini.
Oggi guardo Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni guidare il paese.
Lontano dal gossip
Per quanto da sempre rifugga da tutto ciò che abbia anche un lontano sentore di gossip, mi piace esplorare l’animo umano e le sue incongruenze.
Ricordo come molti di quelli che un tempo militavano nel PDL o in Forza Italia e oggi sono approdati in Fratelli d’Italia, ammiccassero compiacenti e liquidassero con una battuta da osteria certi atteggiamenti che oggi li inducono a mettere in croce Giambruno.
Allora a fare battutacce sulle donne e a cornificare la moglie era il leader cui pietivano prebende, e non potevano certo accusarlo di sessismo e maschilismo.
Oggi, a essere “vittima” di questi comportamenti è la loro nuova eroina politica e non possono certo liquidarli ammiccando e facendo battutine, ma solo dando addosso al reietto.
Detto che questi modi di fare per me sono sbagliati sia se li assume il re, sia se li assume l’ultimo dei servi della gleba, noto che, nella realtà, se il leader è donna tutti gli uomini sono cattivi e se il leader è uomo tutte le donne sono oggetti.
Quello che non cambia mai sono i servi sciocchi, sempre pronti a dare ragione al loro padrone del momento nella speranza gli getti un tozzo di pane.
Brighella