Se la scuola non educa i nuovi barbari – Scuola senza regole: “Rovigo, promossi i due studenti che spararono pallini alla professoressa: Nove in condotta e media dell’otto”.
Si parla spesso, riferendosi ai giovani d’oggi, di generazione senza regole, senza morale, senza valori; probabilmente è vero, ma qual’ è la causa di questa situazione?
Tutta colpa dei social?
Spesso si indica come causa l’eccessivo utilizzo di social media che sfornano continuamente contenuti pericolosi, specie per gli adolescenti, e falsi, vuoti e anti educativi esempi da seguire, in realtà è vero, ma non completamente, perché se da una parte i nostri figli sono presi dalla necessità di apparire sugli schermi dei telefonini di sconosciuti a costo di ammazzare un bambino innocente o a vendere il proprio corpo mettendolo in mostra senza pudore (spesso sono ragazzine in fase adolescenziale), dall’altra parte ci troviamo genitori distratti che pur di sembrare “moderni” non solo non controllano i propri figli ma ne diventano complici e sostenitori, minimizzando ogni assurdo comportamento dei figli, basti pensare alla frase dei genitori degli youtuber che hanno stroncato la vita di un bimbo per qualche like in più: “È stata solo una bravata, andrà tutto bene!”.
Barbari verticali
E se poi, oltre a questo, ci troviamo a fare i conti con la scuola che da struttura che dovrebbe forgiare culturalmente e che dovrebbe preparare al futuro i nostri figli diventa una struttura dove si distrugge completamente l’educazione, la morale e i valori, portando a fare lezione di vita persone dalla sessualità più che ambigua, dove si insegna che i genitori sono dei numeri, dove i professori fanno i tik tok (anche ambigui) con gli alunni, dove si promuove con 9 in condotta un alunno che ha sparato pallini di piombo contro una professoressa…
Capisci che ormai il mondo è al rovescio e che se non ci diamo una svegliata, noi esseri umani ancora pensanti, i nostri figli avranno un futuro sempre più caotico e sempre più anormale. Citavo il caso della professoressa “impallinata” sì, perché i ragazzi autori del gravissimo gesto, sono stati promossi con il massimo dei voti e, addirittura, con 9 in condotta.
Sul tavolo di Valditara
Per questo motivo, la docente dell’Itis Marchesini, Maria Cristina Finatti, è pronta a scrivere al ministro dell’Istruzione: “Delusa, neppure sospesi. Andavano bocciati”. Ma Valditara, per giustizia di cronaca, ha già chiesto gli atti del caso: “Messaggio diseducativo”
Quindi sono stati tranquillamente promossi i due alunni autori degli spari di pallini al volto alla prof del rodigino, filmata e derisa sui social durante la lezione di Scienze. Entrambi (sui cinque minori coinvolti) non dovranno ripetere l’anno. Si tratta dei due ragazzi maggiormente coinvolti nell’episodio, colui che sparò i pallini alla docente rischiando di farle perdere un occhio, ed il compagno che filmò il gesto per poi divulgarlo a mezzo social facendolo diventare virale.
Gli avvocati che rappresentano la professoressa Maria Cristina Finatti ora assicurano che la docente è pronta a mandare una lettera al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per quello che ritiene uno schiaffo morale dopo il danno subito.
Il ministro, peraltro, appresa la notizia dai quotidiani, ha scelto di commentare con parole esplicite: “Rispetto l’autonomia di ogni scuola – ha detto – tuttavia la scelta di dare 9 in condotta a chi ha aggredito una professoressa mi lascia sorpreso anche per il messaggio diseducativo che ne può derivare. La scuola è presidio imprescindibile di educazione al rispetto. Ho chiesto una relazione dettagliata sulle motivazioni che hanno condotto a questa decisione”.
La prof pronta a dare battaglia
La professoressa non ci sta l’episodio accadde nell’ottobre scorso, all’Itis Viola Marchesini di Rovigo e il clamore sollevato fece il giro d’Italia.
I legali di Maria Cristina Finatti si dicono pronti a effettuare la richiesta di accesso agli atti, per risalire ai documenti scolastici che attestino le valutazioni di fine anno della prima classe dell’Istituto professionale diretto dalla preside Isabella Sgarbi.
“Quando avremo la conferma formale della promozione, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara”, assicurano gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero.
Come detto, il ministro dell’Istruzione ha evidentemente deciso di raccogliere da sé le informazioni sulla vicenda.
Perché il preside li protegge?
Ma a questo punto mi chiedo, oltre a verificare ed eventualmente abbassare il voto della condotta dei due giovani delinquenti, non sarebbe il caso che il ministro riveda il ruolo della preside e di tutti i professori che, nonostante la gravità del gesto, hanno ritenuto i due ragazzi idonei a prendere 9 in condotta?
Anche perché se la scuola è in queste condizioni, se gli alunni si sentono protetti qualsiasi cosa facciano, la colpa non è del ragazzo ma di chi dovrebbe impedire che questo accada e punire severamente tali azioni, pertanto sei due ragazzi dovrebbero essere bocciati, assolutamente la preside e i professori dovrebbero essere mandati a casa a riflettere sui propri errori.
Valerio Arenare