Salviamo i bambini dal Natale antifascista – Ieri ho assistito ad un fatto gravissimo, inaccettabile nell’Italia antifascista e plurale.
Parlo della recita di Natale di mio figlio a scuola, con tanto di riferimenti al Bambinello.
Eppure, c’era qualcosa che non quadrava. Tra i suoi compagni vi erano alcuni bambini arabi, che partecipavano attivamente alla recita e le loro mamme col velo li guardavano sorridenti.
Esistono, è vero, molti immigrati che devono a tutti i costi rompere le scatole (ricordiamo il caso di Adel Smith), ma è bene precisare anche che gli abolizionisti del Natale sono principalmente in casa nostra e sono figli di una cultura progressista, europeista e antifascista.
In poche parole, figli dello schifo più ipocrita e paranoico.
Cucù Saturnali e Sol Invictus
Gesù che diventa “cucù” ne è un chiaro esempio. L’immigrazione diventa un utile strumento della propaganda progressista per cancellare la nostra cultura, sostituendola con il materialismo più bieco che non è nemmeno più possesso, ma comodato d’uso!
Per nascondere la propria incoerenza, ossia il voler abolire il Natale senza però rinunciare ai privilegi come regali e vacanze, si tirano in ballo i Saturnali, le origini pagane del culto, il Sol Invictus.
Inoltre, questi esperti della domenica pronti a giudicare chiunque provi ad addentrarsi, anche prendendo cantonate, in mondi non propri senza competenze (oggi tutti virologi, oggi tutti allenatori, oggi tutti tuttologi), si improvvisano invece conoscitori della Costituzione, così bravi da rendere la Corte Costituzionale un organo inutile e costoso.
Pericolo fascista
Già, perché dall’alto della loro esperienza, la Sacra Carta sarebbe violata dalle canzoncine di Natale a scuola o dai Crocifissi nei luoghi pubblici. In quale articolo lo dica non lo sappiamo, ma ci fidiamo dell’interpretazione della Carta data da questi custodi dei valori antifascisti e laici.
E poi giù di medioevo e ventennio, che, come il sale, vengono messi su tutto.
Perché ormai lo sappiamo, si comincia ad augurare Buon Natale invece dell’inclusivo Buone Feste, e si finisce manganelli e olio di ricino.
Lorenzo Gentile