Sembra una burla ed è proprio così; una beffa bella e buona, che conferma, se ce ne fosse il bisogno, della bestialità che è e che rappresenta il parlamento Europeo.
L’europarlamentare Ilaria Salis eletta lo scorso giugno nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra, occupatrice seriale di alloggi, pluricondannata, sia in Italia per vari episodi di resistenza a pubblico ufficiale, reato di invasione di edifici pubblici, con un debito che si aggira intorno ai 90 mila euro con l’Aler, e salvata grazie all’immunità parlamentare dall’accusa di violenza aggravata in Ungheria contro due onesti cittadini magiari, dove aveva rischiato una pena detentiva dai 10 ai 15 anni, è stata nominata nella Commissione Casa dell’Unione Europea.
Subito la paladina delle occupazioni abusive non ha perso tempo farneticano sui social slogan del tipo: “Mai più case senza gente, mai più gente senza casa”.
Uno schiaffo al buonsenso
E’ come se mettessimo alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, Giovanni Motisi, che è stato il killer di fiducia di Totò Riina, tutt’ora latitante e dopo la morte di Matteo Messina Denaro ultimo grande boss della mafia siciliana ed è il ricercato numero 1 dalla polizia italiana.
Son passati i tempi ove la gente faceva politica perché credeva di aver qualcosa da dare al paese e metteva al servizio della comunità il suo sapere e le proprie competenze per il bene della nazione.
Ormai lo “scranno” parlamentare serve solo a garantirsi un roseo agiato futuro a livello monetario o come nel caso della maestrina monzese per sfuggire alle condanne che pendono sul suo capo e di conseguenza al carcere.
Paolo Ornaghi
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