“Patria. Di padre in figlio” è l’ultima opera di Fabrizio Fratus, questa volta in collaborazione con Stefania Bonfiglio e pubblicata dalle Edizioni Passaggio al Bosco.
Il libro si presenta come una critica approfondita della modernità e della società contemporanea, esplorando la distinzione tra “Nazione” e “Patria” in chiave comunitarista.
Autori classici e moderni
Questo percorso analitico prende spunto dai pensieri di autori classici e moderni come Aristotele, Gianfranco Miglio e Massimo Fini, offrendo al lettore una prospettiva su come la Patria non sia solo un’entità geografica, ma un retaggio culturale e spirituale fondato su usi, costumi e persino sui sapori che caratterizzano un territorio.
La distinzione tra Nazione e Patria proposta dagli autori si allontana dalla tradizionale concezione di confini e leggi (propria della Nazione) e si avvicina invece a un’idea più intima, quella della Patria, intesa come insieme di usanze, abitudini e identità culturale condivisa.
In questo senso, Fratus e Bonfiglio pongono il concetto di Patria in un contesto quasi antropologico, legato non solo al territorio ma anche ai rituali e alle tradizioni culinarie che ne sono espressione.
La critica alla democrazia
Uno degli aspetti più interessanti del libro è la critica alla democrazia parlamentare, analizzata non solo nei suoi limiti ma presentata anche come un “meccanismo del potere.” Lontani dall’attribuire alla democrazia un valore intrinseco, gli autori la trattano piuttosto come un metodo per controllare e distribuire il potere, mettendo in luce casi ed esempi specifici in cui la struttura democratica si rivela un sistema al servizio di élite o interessi particolari più che del popolo.
Comunitarismo patriottico
La scrittura è fluida e incalzante, rendendo accessibili temi e idee complesse senza sacrificare la profondità della trattazione. Inoltre, il libro propone un’alternativa concreta e radicale al modello consumistico, suggerendo un ritorno a un comunitarismo patriottico, dove il legame sociale e la condivisione tra membri della comunità siano valorizzati sopra la produzione e il consumo. In definitiva, “Patria di padre in figlio” rappresenta una lettura stimolante, che invita alla riflessione su questioni come l’identità nazionale, il senso di appartenenza e il rapporto con la terra e le tradizioni.
Innovativo e incisivo, il testo di Fratus e Bonfiglio offre un contributo significativo al dibattito attuale, rendendosi indispensabile per chiunque desideri esplorare il concetto di patria oltre i confini della modernità globalizzata.
Redazione
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