Questa classe politica italiana: la peggiore di sempre

Questa classe politica italiana: la peggiore di sempre
Questa classe politica italiana: la peggiore di sempre

Prendendo spunto dalla pseudo rissa avvenuta al Senato tra un parlamentare teatrante dei 5NULLA (questa è la vera cifra della loro presenza nelle istituzioni: la commedia) e altri deputati comparse della maggioranza, si impone una riflessione più ampia ed approfondita sulla classe politica italiana.

Farebbero ridere se non facessero pena

Anche perché non è facile trovare attore di sceneggiata più squallido tra il grillino elevatosi a difensore della unità nazionale mediante uso improprio del Tricolore ad uso esclusivo di telecamere, e il patetico rifiuto della Bandiera da parte di un vecchio arnese indipendentista e secessionista, oggi ben addomesticato da lustri e abbarbicato come una cozza sullo scoglio nel confortevole tepore del Parlamento Nazionale (con relative prebende e benefit da “onorevole” Italiano)

Senza intrattenerci oltre sullo squallido episodio, ancor più sconfortati rimuginiamo sulla intrinseca natura dei parlamentari italici, indegni successori di politici storici di ben altra pasta e spessore (da destra a sinistra).

Indifferente ai problemi veri dei cittadini e distaccata dalla realtà

Avete per caso sentito una parola, durante la campagna elettorale recente, riguardo il carovita, il rialzo dei mutui, l’inflazione, il costo della benzina, le ripercussioni delle crisi internazionali sulla economia?

Nulla di nulla di nulla.

Solo stucchevoli schermaglie ammaestrate tra le due lideresse Giorgia ed Elly, elevate ad autentiche statiste bipolari, mentre pensano unicamente al posizionamento dei lori partiti, alla scalata della leadership nei rispettivi schieramenti (invero impresa banale di fronte alla levatura dei relativi  alleati gnomi, ridotti alla irrilevanza), all’incremento di qualche decimo di punto percentuale.

E intanto l’Italia deve affrontare recessione, inflazione, deindustrializzazione, devastazione dell’agricoltura, immigrazione incontrollata e criminalità diffusa…

Dilettantesca e improvvisata

Quello che sconcerta, non sono le scelte, anche sbagliate o contestabili ma almeno decise o visionarie che caratterizzavano i vecchi leader della “prima repubblica”, quanto piuttosto la banale piattezza di piccoli travet per lo più cooptati e resi innocui ingranaggi di un regime strisciante e imbelle. Con un tocco di nepotismo o familismo del peggior stampo clientelare, letalmente uniti ad una disarmante assenza di competenze, ad una grottesca impreparazione spesso sconfinante nella ignoranza più grassa, e condita da un vuoto pneumatico fatto di assenza di valori e scarsità di idee.

Autoreferenziale ed arrogante

Non bastassero l’ignoranza, le gaffes perenni, le grottesche iniziative legislative, si cimentano in stanchi rituali quotidiani da fine impero, in una stanca inezria ed incapacità di incidere nelle scelte determinanti per il futuro e la qualità della vita degli Italiani. Si auto alimentano del loro potere, lo tramandano e condividono con famigli e famigliari, per poi scannarsi sul niente in tv nazionali davanti a giornalisti ammaestrati e conniventi.

Possiamo scordare le lezioni morali di deputati che trovano mazzette di euro nella cuccia di Fido, ministri che cianciano made in italy e poi usano Italo come un taxi privato, altri che sfruttano il business della accoglienza per arricchire le cooperative delle moglie, altri che si barcamenano tra festini e pistolettate, altri ancora che se non piazzano i figli nelle controllate o negli Enti pubblici, li difendono a prescindere anche se indagati per reati di abuso sessuale, ecc?

Pupi e pupari

Questa galleria degli orrori è talmente vasta e indecente perfino da far scordare quelli conviventi con i boss mafiosi ma professionisti della retorica antimafia in servizio permanente effettivo, quelli corrotti e corruttori, quelli indagati, condannati e pregiudicati.

Quelli che straparlano in nome dell’antifascismo per poi portare in Europa una violenta sprangatrice in trasferta Magiara (già occupante abusiva e morosa di immobili del demanio). Quelli che trascorrono la loro misera vita politica occupandosi di pretese derive omofobe ed elevando orientamenti privati a qualità pubbliche e misura di valutazione in luogo di meriti e capacità reali.

Quelli che si indignano per una cerimonia del ricordo di un militante trucidato, ma non esitano a contribuire alla mattanza di guerra nel conflitto Russo-Ucraino a suon di obici e bombe “difensive”.

Ci perdonerete l’affastellamento di temi e eventi disparati, ma questo è il portato della classe politica italiana: una grottesca melassa di ignoranza, qualunquismo e inutilità.

I nuovi mostri sono tra noi.

Luca Armaroli

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