Quando l’Apostolico condannò un gioielliere a 12 anni per essersi difeso da tre rapinatori – Era il maggio del 2022 quando tutti apprendemmo la notizia che il gioielliere Guido Gianni di 60 anni di Nicolosi (Catania), era stato condannato a 12 anni di reclusione per aver ucciso due rapinatori (uno dei due morto sul colpo e l’altro arrivato morto al pronto soccorso) ed averne ferito un terzo.
La rapina
Guidi sparò ai rapinatori solo dopo aver sparato dei colpi d’avvertimento in aria con la pistola, una Beretta calibro 9 regolarmente detenuta ma registrata a nome della moglie.
Fu proprio la donna la prima a entrare in contatto con i tre, mentre l’uomo si trovava all’interno di un laboratorio attiguo all’area espositiva.
Riuscendo ad uscire dal laboratorio, dopo una colluttazione con uno dei rapinatori, Gianni riusciva a raggiungere la moglie per prestargli soccorso sparando ai tre malviventi.
Ebbene, provate ad immaginare di vedere tre malviventi nel proprio esercizio commerciale, portato avanti con notevoli sacrifici, e sentire la propria moglie urlare perché picchiata e minacciata da costoro; Come vi comportereste?
Io sicuramente come il Sig. Guido Gianni che, anzi, ritengo un uomo di notevole coraggio perché non è scontato che in quel momento si riesca a trovare la forza ed il coraggio per liberarsi di un malvivente e riuscire ad accorrere in aiuto del proprio coniuge.
Il Giudice di Catania
Ora detto questo, vi starete chiedendo con centra l’Apostolico con questa storia di rapina finita male?
Ve lo spiego subito. Iolanda Apostolico, il Giudice di Catania che posta su FB link pro-immigrazione (anche clandestina), che mette i “like” a Potere al Popolo, che va in giro in motorino (guidato dal marito) senza casco, che manifestava contro le forze dell’ordine, che prende posizioni pro-ONG e che, soprattutto, ha dichiarato “illegittimo” il trattenimento di quattro tunisini disapplicando il decreto Cutro; è il Giudice che condannò in primo grado a 12 anni il Sig. Guido Gianni.
Questo vi farà capire il modo di pensare e, di conseguenza, il modo di svolgere il proprio ruolo della Sig.ra Apostolico che veste i panni da severa giustiziera, quando si tratta di condannare un povero commerciante che difende sua moglie, la sua attività e se stesso; invece, veste i panni da esaminatrice indulgente quando si tratta di immigrati regolari e non.
Queste persone sono coloro che detengono il potere e che dovrebbero essere sub partes, quando si tratta di giudicare indifferentemente da chi si trovano di fronte, ed invece sono palesemente di parte quando il loro credo politico lo ritiene giusto indifferentemente da cosa sancisce la legge o il buon senso.
Valerio Arenare