Portogallo: CHEGA! Attenti alla trappola populista – Nelle elezioni in vari stati europei e no, si sente spesso parlare di “Destra” e addirittura “Estrema Destra” soprattutto quando l’elettorato abbandona i partiti classici e fa avanzare un partito alternativo.
Questo si applica anche al partito CHEGA! in Portogallo.
Abbiamo chiesto a nostri amici portoghesi che ringraziamo e che danno affidabilità sul piano ideale, informazioni politiche e storiche più precise.
Quali sono i valori fondativi del partito CHEGA?
Per rispondere a questa domanda devo contestualizzare: CHEGA è un partito liberale se lo analizziamo in un quadro storico precedente al 1945.
Sono difensori dell’economia di mercato, sono apologeti dell’Unione Europea, sono a favore del libero mercato (che comprende anche l’emigrazione) e per questi motivi non difendono nemmeno una politica di riemigrazione di massa.
Non commentano né attaccano l’euro, il FMI, la BCE o qualsiasi altro meccanismo che guida l’economia di mercato.
Socialmente sono “conservatori” per alcuni aspetti, soprattutto coloro che fanno appello al voto cattolico (sono contrari all’aborto e all’eutanasia), alle tradizioni (sono a favore della corrida) e al progressismo postmoderno (sono contro il transgenderismo, la cultura woke, eccetera).
Non sono etno-nazionalisti; credono che chiunque possa essere portoghese (difendono ius solis vs ius sanguinis)
In termini di geopolitica, difendono ardentemente l’atlantismo (pro NATO, pro-USA, anti Russia), non difendono alcun tipo di irredentismo coloniale e dicono poco o niente del nostro passato coloniale.
Con l’ombra di Salazar devono fare i conti tutti i partiti portoghesi schierati a destra
Salazar è stato un uomo unico nella storia del nostro Paese e, in un certo senso, un fenomeno a sé stante. Fu l’ultimo grande difensore dell’Europa moderna (da non confondere con l’Europa postmoderna dopo la morte dello Zar o la fine della Seconda Guerra Mondiale), l’ultimo difensore dell’Europa berlinese del 1885.
Intransigente e indiscutibilmente patriottico, nazionalista, cattolico.
Difensore di un’economia interventista, prima in chiave corporativa, poi in bilico tra economia di mercato e corporativismo (in uno stampo simile, ad esempio, a Singapore di LKY).
Un equilibrio tra iniziativa privata e statale, con gli interessi degli imprenditori, dei lavoratori e dello Stato pienamente bilanciati.
Quale giudizio danno gli esponenti di CHEGA su Salazar?
André Ventura condanna Salazar e dice che si è trattato di un ritardo per il Paese (il che, sul piano economico, sociale e politico, è verificabile).
CHEGA è un partito democratico, dal centrosinistra al centrodestra, di origine liberale, che difende la rivoluzione del 1974, ma non i movimenti politici che da allora hanno guidato il paese.
L’Unione Nazionale di Salazar era un movimento politico illiberale, dalla destra all’estrema destra.
I nostalgici del regime di Salazar appoggiano oggi CHEGA?
Date le caratteristiche del nuovo Stato, attira sostenitori che difendono uno o più di questi fattori: patriottismo, nazionalismo, economia interventista, irredentismo, autarchia… ecc.
Pertanto, il fatto che CHEGA sia patriottico in un certo modo, attrae alcune persone che difendono questo patriottismo e nazionalismo.
Tuttavia, un difensore di Salazar, se è coerente e idealista, non può difendere il CHEGA. Ed è quello che succede, in alcuni casi. Tuttavia, da una prospettiva realistica/machiavellica, molti finiscono per farlo, abbandonando l’idealismo.
José Maria A.
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