Mi sembra di capire che questo governo a guida di quello che viene spacciato per «il migliore», persegua l’obiettivo di completare la svendita dell’Italia fregandosene se per fare ciò innescherà la rivolta sociale del popolo immiserito, prostrato e deluso.
Forse, addirittura, il «migliore» persegue proprio sia la svendita dell’Italia sia l’insurrezione del popolo, in ottemperanza a quel radicale cambiamento sociale e antropologico auspicato da quei centri di potere economico-finanziari operativamente rappresentati dalle più importanti multinazionali occidentali, delle quali il «migliore» ha frequentato i salotti dove ci si spreme il cervello proprio per «migliorare» (nel senso da loro auspicato) la società.
Cambiamento antropologico, sociale ed economico così profondo da non poter prescindere da una serie di proteste suscettibili di degenerare in insurrezioni, le quali innescheranno a loro volta repressioni. Quelle repressioni delle quali abbiamo avuto avvisaglia in questi ultimi anni : ricordiamoci i droni e gli elicotteri impiegati per controllare la tenuta dell’isolamento, i poliziotti che correvano dietro a runner isolati (sulla spiaggia deserta), i carabinieri che hanno interrotto la S. Messa e multato il prete, gli idranti contro una manifestazione pacifica dei portuali di Trieste, la fosca e sospetta vicenda dell’assalto alla sede della CGIL a Roma. Insomma, una stretta così stretta alla quale non eravamo certo abituati e che, nel giro di pochissimo tempo, è stata impietosamente applicata e fatta rispettare.
Di sicuro la situazione economica, sociale e culturale è drammatica:
- L’italiano è sempre più povero, a un operaio/impiegato padre di famiglia gli va di lusso se guadagna 1.200 Euro mensili e il giovane fortunatissimo che ha trovato lavoro (magari a tempo determinato), gli va di lusso se riesce a guadagnarne 700
- Che dire dell’adesione bigotta alla UE, la quale sembra divertirsi a fare di tutto per recare nocumento al nostro Paese? E della gestione della pandemia Covid 19 improntata alla confusione, ai controsensi e alla forzosità di terapie risultate controproducenti? E del vertiginoso incremento di guadagni delle multinazionali del farmaco? E dei provvedimenti di politica estera sempre destinati a rendere ancor più difficile la vita agli italiani con i vari aumenti dei beni di prima necessità e dell’inflazione?
- Le offese all’identità del popolo italiano con un battage di spettacoli, talk-show televisivi e tg e articoli di giornale faziosi, tutti a senso unico e che instillano solo confusione e volgarità, che mirano a confondere le facce di una medaglia arrivando a negare che quella medaglia abbia due facce perché altrimenti sei … omofobo, e se dici che una delle due facce è il retto e l’altra è il verso, sei xenofobo?
- In generale l’italiano è molto arrabbiato, deluso e frustrato, sia per la gestione della vicenda Covid che per la guerra tra Russia e Ucraina – che il «governo dei migliori» ci induce a combattere in maniera soft – e che ci inguaia quanto a energia e inflazione; che ci fa temere un prossimo scriteriato «boot on the ground» con il rischio dell’impiego di un ordigno tattico che scartavetri il territorio europeo … per chi e per che cosa poi? Per il protagonismo di Zelensky o la demenza senile di Byden? O perché, come ha detto un papaverone della UE, l’Ucraina sta combattendo anche per la nostra libertà?
Per quanto sopra, stando anche ai fatti più recenti, non occorre certo un indovino per capire che all’orizzonte vanno addensandosi le nubi della miseria e conseguentemente della rivolta.
Ed il futuro?
Basta guardarlo quell’orizzonte per capire cosa bolle in pentola, e meglio sarebbe che gli organismi di informazione e sicurezza evitassero di prestarsi ai giochetti idioti di un giornale sputtanato che ha stilato la lista dei «putiniani», perché anche questo contribuisce al calo della fiducia che gli italiani hanno nelle istituzioni. Ma forse va bene così, perché le istituzioni – presidenza della repubblica in testa, e magistratura, seguita dagli altri due poteri, il legislativo e l’esecutivo – han fatto di tutto, riuscendoci, per dissolvere la fiducia che il popolo italiano poneva in loro.
Una parte della popolazione, forse la minore, è stata imbambolata dal mainstream e dai suoi ipnotici strumenti (giornaloni che veicolano veline da MinCulPop, spettacoli irridenti e volgari, talk-show smaccatamente a senso unico fino a cadere nel ridicolo) i quali fan passare che «fortunatamente Draghi c’è». Un’altra parte è propensa alla ribellione da «pecora matta» che porta solo acqua al mulino del mainstream fornendogli l’occasione per stracciarsi le vesti lanciando strumentali quanto sciocche accuse contro i complottisti, i terrapiattisti, financo i putinisti!
Tuttavia una parte, quella maggiore e più saggia, della popolazione, immune dal condizionamento del mainstream, cosciente che stiamo andando incontro alla catastrofe, che reputa Draghi una iattura e con lui reputa una iattura la UE e tutti i politici che le sbavano dietro, non scende in piazza solo perché sta aspettando le prossime elezioni.
La cecità di Draghi
Non so se Draghi e i suoi scherani di governo e parlamento si rendono conto che siamo sull’orlo della rivolta popolare … personalmente, anche se sempre ho avuto in uggia cortei, manifestazioni, rivolte popolari e rivoluzioni, spero che accada. Ovviamente senza turpitudini simili a quelle delle rivoluzioni francese e russa, e senza quelle dei nostri «anni di piombo», ma spero che avvenga affinché i nostri cari, troppo cari politici, si ravvedano, depositino negli spogliatoi la loro idiota quanto ingiustificata sicumera, il loro livore ideologico (ereditato da quell’immortale odium che dal 1945 viene alimentato per suscitare un sentimento di sordo confronto da altrettanto sorda guerra civile tra i buoni e i cattivi), le loro vuote parole e le loro piccole idee, si accontentino di uno stipendio e di benefit più ragionevoli e facciano quel che devono fare: gli interessi dell’Italia e del suo popolo, anche in barba alle balzane idee di questa UE ormai insopportabile quanto inutile; e non dimentichino anche di fare un minimo di ammenda per le loro ribalderie intellettuali chiedendo scusa al popolo italiano da troppi anni oggetto della loro inconcludenza.
Ma, è mai possibile che i rappresentanti del popolo non si siano ancora resi conto che il popolo è giunto al limite del livello di sopportazione? Sì, evidentemente è possibile perché purtroppo da quell’accozzaglia di politicanti di bassa lega che siedono nei due rami del parlamento e a Palazzo Chigi – e dai loro scherani messi apposta nei più importanti posti della PA e dei media – non giungono segnali in tal senso, anzi, si moltiplicano idee e provvedimenti completamente idioti, l’ultimo è quello delle liste dei sospetti «putiniani» che lascia intendere una propensione a una celata tirannia, maggiormente insopportabile per la sua carica di ipocrisia. Ma, è mai possibile che questi siano più preoccupati della presenza di filo-putiniani e tralascino il fatto, altamente preoccupante, che il taglio della corrente elettrica per cittadini che non sono in grado di pagare le bollette è aumentato del 50%? Sì, purtroppo, soluzioni a questo festival dell’imbecillità politica non se ne vedono, anzi le imbecillità vengono reiterate … è quindi evidente che questi non han capito proprio niente. E, come tutti gli idioti, superato un certo limite, corrono come oche giulive verso il suicidio collettivo, per cui: italiani, fatevi sentire, spaventate questi inetti con la voterà presenza massiccia in piazza, tirate ortaggi contro le sedi istituzionali (tutte) … e offrite fiori e caramelle alle Forze dell’Ordine che quei ribaldi, con la stessa protervia del peggiore Bava Beccaris, non mancheranno di schierare contro di voi per «difendere le minacciate istituzioni democratiche».
E se gli Organismi di Informazione e Sicurezza hanno tempo da spendere per valutare quanto io sia affidabile come cittadino per il solo fatto che secondo me Putin aveva le sue ragioni per scatenare un’operazione militare contro un’Ucraina che permetteva alla NATO di «abbaiare alle porte della Russia» , ebbene, ho fornito loro un ulteriore argomento: ho incitato la folla a tirare ortaggi contro le sedi istituzionali che trattano il popolo sovrano come se fosse una massa informe di rintronati.