Ocean Viking: l’Italia vince il braccio di ferro con la Francia a caro prezzo – Il governo Meloni trova la giusta vetrina mediatica facendo la voce grossa con la Francia: una sola delle quattro navi delle ONG, la Ocean Viking battente bandiera francese, approderà a Tolone, scaricando i 230 migranti a bordo sul suolo francese.
Una vittoria di Pirro
Si tratta di una vittoria di Pirro, che immediatamente si è ritorta contro l’Italia. Marcon, infatti, risentito dall’affronto, ha immediatamente fatto sapere che la Francia bloccherà i ricollocamenti dei 3500 migranti provenienti dalla rotta mediterranea. Come se non bastasse, ha invitato tutti gli altri Paesi dell’UE, Germania in primis, a fare altrettanto.
La Francia non ci sta
Per ammansire le polemiche interne – subito il nuovo segretario del RN Jordan Bardella ha tuonato contro gli sbarchi – Macron ha letteralmente blindato la frontiera tra Italia e Francia, che soprattutto sulla direttrice di Ventimiglia è una rotta terrestre per i migranti che vogliono raggiungere il paese transalpino.
Per cui l’Italia rischia, a fronte di 230 respinti, di ritrovarsi inondata di decine di migliaia di immigrati in più, che si aggiungono ai circa 200 mila sbarcati nell’ultimo triennio. Uno smacco bello e buono, inaccettabile dal punto di vista giuridico e politico. La Francia ha letteralmente sputato in faccia al governo italiano, facendosene beffa, alla faccia della sussidiarietà e della cooperazione solidale europea.
Un governo inadeguato
Per converso, cosa ha fatto la Meloni per rispondere a un simile oltraggio? Nulla. Ci sarebbe stato da schierare l’esercito ai confini e gridare vendetta, alzando la voce.
Invece il Presidente del Consiglio ha accusato il colpo e accettato vigliaccamente lo schiaffo. Segno evidente di un’inadeguatezza del governo del Paese, in un momento critico.
Manca il rispetto
Se si pensava che il governo Meloni sarebbe stato come quello Draghi, probabilmente sarà anche peggio. Questo è il primo forte segnale che, in Europa e nel mondo, il governo Meloni non viene minimamente tenuto in considerazione e nell’ambito del quadrilatero europeo occidentale non riesce a farsi rispettare. Una situazione imbarazzante che mette a disagio il Paese in vista delle prossime grandi sfide che lo attendono. Ad ogni modo, come volevasi dimostrare, il governo di centrodestra non è meno antinazionale di quello di centrosinistra.
Altro che patrioti. L’Italia è governata da un branco di avventurieri e peracottari, che basano il consenso su proclami vacui e sterili. I patrioti sono altrove e dimostreranno cosa significa difendere l’interessa nazionale e garantire il popolo italiano dagli abusi di chi lo vuole umiliato e remissivo.