Occupazioni abusive: basta una visita medica per trovarsi fuori casa – Si torna a parlare di occupazioni abusive a danno degli italiani più fragili: un’anziana costretta al ricovero ospedaliero che al suo ritorno a casa ha trovato l’appartamento occupato.
Occupazioni a danno degli anziani
Un ricovero che le è costato caro, visto che due marocchini di 26 e 27 anni, hanno approfittato dell’assenza della settantatreenne per occupare il suo alloggio popolare di Borgo Padova a Castelfranco Veneto.
Tutto succede a marzo, quando la donna è stata ricoverata in ospedale a Castelfranco Veneto e poi andata in casa di riposo dal mese di settembre per via di una grave malattia.
Durante questa odissea, due cittadini marocchini hanno ben pensato di scassinare la porta di casa, occupando così l’abitazione.
Un crimine vile e indegno di cui la pensionata era del tutto ignara, così come lo era il resto della sua famiglia.
L’allarme è infatti scattato dagli altri residenti del condominio che hanno mobilitato i carabinieri, intervenuti nei primi giorni di settembre per mandare via gli abusivi.
L’ombra del racket delle occupazioni
Gli intrusi hanno cercato di giustificare il crimine dicendo che si trovavano nell’appartamento, perché gli era stato affittato da un cittadino romeno agente immobiliare e che si trovavano nell’alloggio da una ventina di giorni.
Peccato che quando è stato loro chiesto il nome di questo agente immobiliare, la loro risposta è stata un nome di fantasia.
E non è finita qui, le condizioni interne dell’abitazione sono state trovate in totale degrado.
Occupata anche la cantina
Ma le brutte sorprese, purtroppo, non sono finite.
Oltre alla condizione disastrata dell’abitazione, la figlia della settantatreenne ha scoperto che alcuni vestiti della madre sono spariti.
Una spiacevole scoperta alla quale se ne aggiunge un’altra: anche la cantina dell’appartamento era stata occupata. Infatti, i carabinieri, durante il sopralluogo, hanno incontrato un cittadino marocchino di 48 anni, denunciato come i due connazionali per il reato di invasione di edifici e terreni oltre che per furto.
Una storia questa volta finita bene, visto che tutti gli abusivi sono stati fortunatamente scacciati e le serrature cambiate.
Violenti e senza controllo
Ben diversa è la storia successa, sempre quest’anno, in un immobile occupato a Firenze, dove una donna è stata scaraventata dal secondo piano di un edificio occupato da numerosi cittadini extracomunitari.
Lo stabile dal quale la poveretta è precipitata è un ex-hotel ormai dismesso che, nel 2022, è stato occupato da una settantina di persone, provenienti in larga parte dall’Europa dell’Est e dall’America del Sud.
Questo in base a quanto detto dagli abitanti di San Jacopino.
Gli stessi abitanti che hanno chiesto nuovamente al sindaco PD Dario Nardella di sollecitare una “stretta” sui controlli.
Casa occupata nel tempo di una visita medica
Una piaga che colpisce sempre gli anziani, spesso in condizioni economiche precarie.
Basti pensare a quanto successo nel 2021 ad un anziano sfrattato da una rom.
Il tempo di uscire per fare le analisi e poi ritrovarsi la serratura cambiata e l’occupante abusivo al suo interno: una rom, che gli ha impedito di entrare.
“Qui ora ci abito io, faccia quello che vuole”, sono state le parole dell’occupante al legittimo proprietario: un ottantaseienne celibe, senza figli.
Zingonia è una giungla
Occupazioni abusive spesso accompagnate da attività di spaccio, come successo nell’ operazioni condotta dai servizi antidegrado e anticrimine dei Carabinieri della Compagnia di Treviglio nell’area sensibile di Zingonia, dove tre appartamenti sono stati ispezionati e liberati e di cui uno è stato chiuso direttamente con ordinanza del sindaco del Comune di Verdellino.
Un intervento delle forze dell’ordine che ha visto coinvolti cinque stranieri con un’età compresa tra i 19 e i 43 anni, 4 nigeriani ed una donna senegalese poi rivelatesi clandestini.
A questi si è aggiunto anche un marocchino trentenne clandestino in possesso di circa 10 grammi di hashish e con circa 2.500 euro provento verosimilmente dell’attività di spaccio, posti sotto sequestro.
Una situazione disastrata che palesa l’assenza delle istituzioni, a maggior ragione quando gli abusivi fanno da padroni.
Nemes Sicari