Noto: immigrati devastano il carcere – Gli immigrati continuano a seminare panico e violenza ovunque si trovino.
La sommossa di Noto
Nell‘istituto penitenziario di Noto c’è stata una sommossa, l’ennesima. E ovviamente è stata orchestrata e portata avanti da detenuti africani, in vena di creare disagi e dare sfoggio di follia e devastazione.
Questa volta i colpevoli sono di nazionalità marocchina; un gruppo di esagitati, ben organizzati (a riprova della premeditazione del fatto), ha approfittato dell’uscita dalle celle del primo pomeriggio, per dare inizio alla sommossa.
Furia marocchina
La masnada dei marocchini ha lanciato in aria le suppellettili e distrutto qualunque cosa si trovasse dinanzi; a quel punto gli agenti della polizia penitenziari, insufficienti nel numero, sono stati accerchiati e presi in ostaggio.
Il tutto è durato diverse ore, in cui un istituto carcerario è stato completamente in balía di criminali incalliti, come si trattasse di un’ennesima zona franca, totalmente sottratta al controllo dello stato.
Ovviamente non è dato sapere quale fosse il motivo scatenante, ma ad ogni modo il caso è la cartina di tornasole di una situazione endemica.
Il problema delle carceri
In Italia, così come in tutto l’occidente, le carceri sono piene per oltre la metà di immigrati africani. I quali, al pari che nella quotidianità delle città del Belpaese, seminano terrore e violenza indisturbati. Non avendo alcuna volontà di integrarsi, cavalcando un buonismo di maniera e non avendo alcunché da perdere, sono liberi di delinquere impunemente e di commettere ogni sorta di crimine.
Ne deriva una situazione esplosiva, di cui le carceri sono un emblema caratteristico, che richiama tanto la società occidentale del futuro; in cui i bianchi sono una sparuta minoranza, ghettizzata, e le orde di africani spadroneggiano, in barba ad ogni regola di civile convivenza.
Questo accade anche nell’Italia del governo Meloni, ossia il governo dei finti patrioti, che in realtà contribuisce a realizzare il programma della sinistra, consegnano il Paese nelle mani dell’immigrazionismo incontrollato e realizzando i ferali effetti della società multirazziale.