Nefandezze della sinistra, in ordine sparso – Ho osservato dall’inizio dell’anno ciò che è accaduto e credo ogni giorno di più che questo paese, al netto di scenari mondiali che potrebbero alterare equilibri già precari, sia destinato al baratro.
Si inizia il primo gennaio con il pistolero di FDI, si continua poi con il magistrato della corte dei conti (così oltranzista da essere schierato a sinistra del partito cambogiano di Pol Pot) che si augurava l’esercizio provvisorio per mettere in difficoltà il governo (imparzialità assoluta).
Si va poi a Giuliano Amato che scaglia strali contro il governo asserendo che la democrazia è a rischio.
Strano perché’ mi risulta che il voto sia l’espressione attraverso la quale il cittadino sceglie chi lo deve rappresentare, per cui se chi viene eletto non è gradito nella stanza dei bottoni, deve essere in qualche modo demonizzato e possibilmente cacciato.
Qualora però il governo venga imposto dall’alto, vedi le serie di governi tecnici, e ovviamente sia di sinistra l’attacco alla democrazia evapora magicamente.
Commemorazione di Acca Larentia
Si è ripetuta come ogni anno la cerimonia per i tre giovani assassinati dalla furia estremista rossa.
Come sempre in questo paese si guarda il dito e non la luna: quindi si parte sempre con il consueto e ritrito urlo della sinistra per il saluto romano e il conseguente allarme fascismo e richiesta di durezza giustizialista nei confronti dei partecipanti alla rievocazione dei fatti del 7 gennaio 1978.
Non si chiede però di accertare in maniera seria chi furono gli autori di questi omicidi politici perché a sinistra sanno chi sono ma come sempre in loro prevale l’antica dottrina di coprire e far espatriare i colpevoli.
Lo fecero ad esempio dopo l’eccidio di Schio nell’agosto del 1945 andando a chiedere aiuto ai quadri del PCI che spedì i boia in Jugoslavia e in Cecoslovacchia.
Lo fecero ancora con i brigatisti rossi, salvati dalla dottrina Mitterrand che permise a questi assassini esili dorati e cullati dalla gauche caviar.
Per i fatti di Acca Larentia troppi silenzi e troppi misteri su quella mitraglietta skorpion utilizzata anche nella strage di Via Fani per il rapimento Moro.
Poi se decidessero di indagare tutti coloro che fanno il saluto romano basta analizzare i filmati di molte tifoserie e indagare buona parte dei supporters (Lazio in primis). Ma che te lo dico a fare?
Questione morale
Riguarda ovviamente solo gli avversari politici del PD con paginate giornalistiche e discussioni televisive scatenate e monocolori al minimo cenno di inchiesta.
Notizie di arresti e manette per 4 big del partito democratico in Campania con capi di imputazione che vanno alla turbata libertà degli incanti alla corruzione per atto contrario ai doveri d’ ufficio per finire al traffico di influenze illecite.
A novembre scorso inchiesta sull’andrangheta in Toscana. Ditte legate alla mafia calabrese sversarono illecitamente residui di ditte orafe e concerie grazie all’ aiuto politico di uomini legati al PD che emetteva deroghe ed elusioni, erogazioni a fondo perduto, epurazione di funzionari che volevano l’ applicazione delle leggi.
Implicati in questo schifo l’ex numero due di Giani e l’uomo di Letta in Toscana.
Ovviamente tutto ciò per i voti politici alle regionali.
Su questi personaggi scenderà uno stucchevole oblio come accadrà con i fatti di oggi.
I giornaloni di sinistra daranno una incipriata di dovere alle loro pagine, poi si soffia via la polvere e si ritorna al pericolo democrazia e al fascismo. Questo è un paese divisivo ancora di più di quasi ottanta anni fa, quando il buonsenso prevalse sugli strascichi della guerra e sull’odio ancora comprensibile perché fresco.
Oggi non so darmene una ragione se non la follia.
Maurice Garin
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