MPS: amministratori colpevoli di bancarotta fraudolenta? – Siamo vicini all’ennesimo versamento di capitale per Mps, questa volta di 2,5 miliardi e nessuno che spieghi
mai se ci siano stati dei periodi durante i quali nei libri contabili di Mps gli amministratori dichiaravano di aver perso il capitale sociale. Certo la situazione, in quel caso, sarebbe stata molto delicata perché ogni uscita di denaro dalla banca, nella condizione di capitale sociale perso, avrebbe potuto configurare il reato di bancarotta fraudolenta sia per gli amministratori che per parecchi direttori delle varie sedi o filiali. Vediamo come funziona la legge per tutte le altre aziende. Se l’azienda vede dai suoi libri contabili (normalmente ci sono bilanci di verifica mensili) che il capitale sociale, meglio dire il patrimonio netto dell’azienda, risulta perso, si devono attivare subito le procedure per versare nuovo capitale e così ripianare le perdite, o si devono portare i libri contabili in tribunale.
La bancarotta fraudolenta
Se nel lasso di tempo tra la perdita del capitale e i necessari nuovi versamenti di capitale, vengono fatti uscire dei soldi dall’azienda verso terze persone, quale che ne sia il motivo, quell’uscita potrebbe generare il reato di bancarotta fraudolenta. Un reato da 10 anni di galera, se poi concepito in concorso con tanti altri complici, si dovrebbe aggiungere il
reato di associazione per delinquere. Adesso viene un dubbio: “Possibile che durante i vari periodi durante i quali Mps ha dovuto ripianare le proprie perdite con versamenti di capitale, non si sia mai verificato che la banca abbia effettuato nuovi prestiti e quindi abbia fatto uscire inopportunamente qualche fiume di denaro ?”. Da quando è iniziato lo stillicidio di Mps, si parla di una voragine da 22 miliardi, in buona parte dovuti a crediti inesigibili verso i clienti, quindi il denaro che usciva da Mps spesso diventava un insoluto per i conti della banca.
In considerazione di tutto ciò, vorremmo conoscere la risposta alle seguenti domande:
1) C’è mai stato un procuratore che abbia mai ipotizzato il reato penale di bancarotta fraudolenta per gli amministratori di Mps ?
2) E’ stato mai verificato in sede giudiziaria se Mps ha prestato soldi nei periodi durante i quali aveva perso il capitale sociale ?
3) E’ stato mai verificato se i percettori dei prestiti fossero personaggi legati ai partiti della Sinistra e al PD in particolare ?
4) E’ stato verificato se i prestiti diventati insoluti fossero carenti di garanzie reali da parte dei clienti percettori ?
Lockheed e MPS
Nella prima Repubblica ci fu uno scandalo per presunte tangenti sulla vendita all’Italia di aerei destinati all’aeronautica militare, fu definito lo scandalo Lockheed. Il totale di quelle tangenti ammontava a 22 milioni di dollari e il Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, si dimise dalla sua carica. Oggi la voragine di Mps ammonta a 44.000 miliardi delle vecchie lire, 1.000 volte di più rispetto allo scandalo Lockheed, ma nessun si è ancora dimesso.
Carlo Maria Persano