Morto Kissinger, finisce un’era – Henry Kissinger, lascia il mondo in cui è stato senza dubbio, nel bene o nel male, protagonista.
A cent’anni suonati, è stato sulla cresta dell’onda fino alla fine. Il surfman della politica americana, ebreo nato in Germania, ha concluso la sua corriera con l’ultima missione diplomatica in Cina.
L’ultimo viaggio in Cina
Un tentativo di sondare il terreno con il dragone asiatico, che lo ha ricevuto con tutti gli onori del caso.
L’occhialuto equilibrista, grande regista in politica estera durante la Guerra Fredda sotto l’amministrazione Nixon, aveva capito che il dialogo russo cinese fra Putin e Xi Jinping rappresentava a suo modo di vedere – rappresenta evidentemente – un pericolo per gli Stati Uniti, in piena crisi di identità a causa del tentativo di tenere in piedi una baracca, che fra Ucraina e Gaza fa acqua da tutte le parti, acqua pagata comunque dai vassalli europei, Italia in primis.
Chi raccoglierà il testimone?
Chi sarà l’erede designato di colui che, con spregiudicato coraggio politico, introdotto senza esclusione di colpi, tra ingerenze diplomatiche e militari, esercitando pressione su governi e governanti stranieri, ha fatto il diavolo a quattro per salvaguardare l’egemonia statunitense nel mondo?
Ai posteri l’ardua decisione…
Cristian Borghetti
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