La pratica del bellissimo articolo di Roberto Pecchioli, Non luoghi, non-persone, non cose (se lo avete perso lo trovate qua) è andata in scena proprio a Milano qualche settimana fa.
Al Centro Commerciale Merlata Bloom, orrido edificio celebrante la liturgia laica del tempo moderno, sta andando in onda l’ennesima trovata pubblicitaria per gonzi, ovvero la svendita a prezzi irrisori di pacchi del e-commerce a prezzi stracciati, che con qualche euro si possono portare a casa, senza conoscere preventivamente il contenuto. La rete è letteralmente impazzita e in poco tempo il fenomeno è diventato virale con in prima fila gli influencer di turno a sgomitare per poter strappare un cuoricino agli utenti.
“Panem et circenses” per pecore plebee.
Sempre all’ombra del Merlata Bloom qualche giorno dopo, un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato nel parco davanti al centro da una banda di nordafricaniche volevano rubargli cellulare e e monopattino.
Subito soccorso il giovane è stato portato all’ospedale Niguarda con la massima urgenza
La banda è stata probabilmente attirata da facili guadagni dalla cassa di risonanza dell’evento della startup francese che ha avuto l’idea, e si è appostata nel parco in cerca di persone da spennare senza fatica.
Le periferie milanesi espolodono
Intanto sempre a Corvetto, zona sud di Milano, la polizia insegue uno scooter che non si era fermato ad un posto di blocco, che poi finisce contro un’auto in sosta.
Uno dei due ragazzi inseguiti è riuscito a scappare a piedi mentre l’altro, un ventiquattrenne marocchino, è stato arrestato con l’accusa resistenza a pubblico ufficiale e per possesso di grimaldelli.
Le successive indagini lo hanno poi collegato a Farès Bouzidi e Ramy Elgalm, i due nordafricani del tragico inseguimento di Corvetto avvenuto a fine novembre dello scorso anno dove perse la vita il giovane Ramy.
Paolo Ornaghi
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