Migranti: la Meloni ora chiede aiuto a Bruxelles – La Meloni, dopo l’ennesimo salvataggio al largo di Lampedusa di 40 profughi, rilancia il tema della cooperazione comunitaria in tema di gestione di flussi migratori.
L’intervento a Med-Mediterranean Dialogues
Intervenendo all’evento “Med-Mediterranean Dialogues”, ha detto che l’Italia non può gestire da sola il carico di extracomunitari provenienti dall’Africa e che pertanto le politiche europee in tema di accoglienza devono focalizzarsi sul Mediterraneo, che è il principale snodo di arrivo dei clandestini.
Un cambio di rotta
Parole di buon senso, per carità, ma testimoniano il cambio netto di approccio del neo Presidente del Consiglio rispetto alla problematica dell’immigrazione. La Meloni, infatti, è passata da quando sbraitava in Parlamento, dai banchi dell’opposizione, mostrando i muscoli e sostenendo che il blocco navale fosse l’unica soluzione percorribile; a piatire l’aiuto dell’Unione Europea e finanche dei governi nord africani, perché non sa davvero dove mettere le mani.
Ora si affida a Bruxelles
In sostanza, dopo aver fatto finta di fare la voce grossa sul caso Ocean Viking, la Meloni rischia di trasformare la gestione migratoria in un boomerang; d’altra parte, invocando l’intervento ad ogni costo dell’UE, l’Italia rischia di cedere ulteriormente quote importanti di sovranità a Bruxelles.
Di questo passo, il governo di centrodestra, quello che doveva portare i patrioti alla guida del Paese e che veniva osteggiato dalla sinistra nel nome del più fanatico antifascista, rischia di trasformarsi nel più remissivo ed internazionalista di sempre.
Decreto Flussi
Intanto l’esecutivo prepara il nuovo Decreto flussi, con un numero di immigrati che sarà identico a quello dell’anno precedente. Dunque, piena continuità con il governo Draghi e conferma della totale sottomissione dell’Italia a UE e Nato.
Questo non è un governo sovranista, e tantomeno patriottico; ma solamente un’ennesima accozzaglia di arrivisti, che fanno del populismo uno strumento di turlupinatura seriale (ma fortunatamente a breve termine) ai danni del popolo italiano e di chi credeva nella possibilità di riscatto dell’Italia.