Non si fermano le indagini su presunti illeciti sulla gestione dell’urbanistica della città.
Dopo aver contestato ai funzionari comunali alcune violazioni urbanistiche, ora sono scattati gli arresti ai domiciliari per l’ex dirigente del Comune di Milano Giovanni Oggioni con le accuse di corruzione, falso e depistaggio.
Oggioni è stato arrestato per aver preso soldi dall’associazione di costruttori Assimprendil, circa 180 mila euro sotto forma di consulenze secondo la procura, per influenzare gli appalti sull’urbanistica tramite la concessione di permessi edilizi sulla base di semplici autocertificazioni.
Perquisite la sede di Assimprendil-Ance e gli uffici comunali di Palazzo Marino, tra cui quelli del Segretario generale, del Responsabile della prevenzione e della corruzione e della trasparenza e di quelli del settore Rigenerazione urbana.
Indagati per falso anche due altri funzionari, ovvero Carla Barone e Andrea Viaroli insieme all’ l’architetto Marco Cerri, nonché la società di costruzioni Abitare in dove lavora la figlia di Oggioni.
Il “sistema”
L’indagine avrebbe fatto emergere l’esistenza di un vero e proprio “sistema“, composto da membri interni all’amministrazione comunale milanese, progettisti vari e soggetti privati il cui fine è quello di favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e di realizzare operazioni immobiliari altamente speculative
Secondo i magistrati vi sarebbe stato anche da parte dei membri della commissione delle pressioni su alcuni parlamentari per fare approvare il cosiddetto Salva Milano, ovvero la legge che riguarda le norme urbanistiche e le pratiche edilizie e che stabilisce che i piani attuativi comunali, fino ad oggi essenziali per l’abbattimento e la ricostruzione, non siano più obbligatori in determinati casi.
Un vero e proprio terremoto fatto di illeciti si abbatte sulla giunta comunale, mentre Milano soffoca di traffico nel nome di un’assurda politica green e i suoi cittadini sono sempre più ostaggio di gang di extracomunitari che mettono in atto azioni criminali e fanno il bello ed il cattivo tempo a discapito della gente onesta.
Intanto l’istrione di palazzo Marino, Beppe Sala, da qualche giorno ha deciso che ci potranno essere le tessere di abbonamento della metropolitana e dell’autobus con l’identità alias, per le persone transgender non binarie, che così potranno scegliersi un nome che li identifichi ad affermare la propria identità di genere.
Paolo Ornaghi