Lo schiaffone di Don Patriciello a Saviano – Giuseppe Spadaro, presidente del tribunale dei minori di Trento, ai ragazzi che gli hanno chiesto l’impatto sui giovani delle serie televisive come Mare Fuori e Gomorra risponde come segue: “Il messaggio che danno è devastante perché è quello che cercate voi”.
La polemica sulle serie TV
Una domanda che gli è stata posta quando il giudice, di origine calabrese, si è recato a Crotone per ricevere il premio Dodò Gabriele, dal nome del bambino assassinato in un agguato di mafia mentre stava giocando a calcetto con gli amici.
Spadaro ha considerato infatti inaccettabili serie tv che glorificano la mafia.
Il valore pedagogico delle serie TV
Il giudice ha considerato vergognose le serie tv che mitizzano la criminalità organizzata per di più in una fase delicata della vita dei ragazzi come quella adolescenziale: “Fase in cui, lo sappiamo perché lo abbiamo fatto tutti, si è portati a trasgredire”, ha detto.
Il problema è capire il limite della trasgressione e il messaggio pedagogico che danno quei film è devastante perché è quello che cercate voi. “Perché cercate quei modelli e non quello di Rosario Livatino?” ha proseguito.
Livatino sì, il giovane magistrato che nel 1990 fu assassinato dalla Stidda, organizzazione mafiosa nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.
Escalation di violenze
Una condanna che diventa ancora più dura soprattutto dopo gli ultimi fatti successi a Caivano e a Napoli, dove in una breve distanza di tempo si sono consumati rispettivamente: stupri su due cuginette dove erano coinvolti anche figli di camorristi e l’omicidio del giovane musicista, il ventiquattrenne Giovanni Battista Cutolo, assassinato da un altro giovane dei Quartieri Spagnoli dove, a sua dette, “le pistole vanno e vengono come l’acqua fresca”.
La guerra della mafia allo Stato
Le parole del giudice diventano un macigno se si pensa che, dopo la visita del premier Giorgia Meloni a Caivano, la camorra ha colpito ancora quasi a voler lanciare una sfida allo Stato.
Patriciello contro Saviano
Don Maurizio Patriciello che ha punito il dito proprio contro l’autore di Gomorra, Roberto Saviano, definendolo “profeta di sventure”
È così che il parroco anticamorra risponde dalle colonne di Avvenire allo scrittore che ha criticato il blitz del governo Meloni a Caivano definendolo “una inutile sceneggiata di propaganda”.
“Ho potuto notare – prosegue don Maurizio – quanto male ha fatto a tanti nostri ragazzini a rischio la serie televisiva Gomorra. Non una volta sola, attraverso la tua pagina, ti ho chiesto di ritornare al Parco Verde, non lo hai mai fatto”.
Nel concludere la lettera il parroco di Parco Verde invita Saviano alla verità e alla coscienza: “Sono convinto che chiunque voglia un po’ di bene a me e alla mia gente deve avere l’umiltà della concretezza e della verità, e portare, o almeno supportare, soluzioni concrete, fattibili, realizzabili. Ai sogni continuiamo a pensarci noi”.
Nemes Sicari