Lo scandalo tangenti arriva in casa Bonino – Quando il mainstream ci bombarda di disvalori come l’accoglienza, l’antirazzismo, la pace, la giustizia, lo fa in maniera roboante. Ma se la realtà cozza contro la loro propaganda, allora vi è un silenzio assordante; anche nel caso in cui gli inquisiti vengano intervistati, tanto che, a precisa domanda, rispondono in perfetto stile mafioso: “non so’, non ricordo”.
L’intreccio di interessi tra +Europa e l’ONG
È il caso di Emma Bonino, la leader di “Più Europa”, e di uno dei suoi più stretti collaboratori, Niccolò Figa Talamanca, che insieme hanno fondato la ONG denominata “non c’è pace senza giustizia”. Tale ONG è al centro dell’inchiesta su di un presunto tentativo di corruzione da parte di esponenti del Qatar, che tentavano di corrompere alcuni membri delle istituzioni in sede europea.
Nel frattempo, ci sono quattro uomini coinvolti, tra cui un esponente del PD, trovato con 500000 euro in contanti – alla faccia della linea dei democratici che vorrebbero la lotta al contante.
La magistratura al lavoro
Non si sà come andrà a finire l’inchiesta, la magistratura farà il suo corso – almeno lo speriamo – ma quello che è insopportabile è il fatto che una volta di più viene confermata una triste realtà, cioè che alcuni strapagati parlamentari, invece si fare gli interessi del proprio paese , sono a Bruxelles a fare leggi contro gli interessi nazionali; a fondare ONG, che sarebbero da mettere sotto inchiesta non solo per la corruzione o episodi simili, ma anche per la loro attività principale, ossia il traffico di esseri umani a vantaggio di speculatori senza scrupoli. Ricordiamo, in ultima istanza, che la Bonino già aveva ammesso di aver fatto accordi in Europa, per far sì che gli immigrati in mare sbarcassero in Italia.
La Bonino in Europa
Ricordate l’assurda legge per cui i presunti profughi devono essere soccorsi dal primo paese che li intercetta? Giacché la Germania non ha coste, inutile capire dove si voglia andare a parare. D’altra parte il nostro paese straripa di immigrati clandestini, grazie alle signore come la Bonino, che ancora solo poco tempo fa ringraziava pubblicamente con dei cartelloni politici il suo finanziatore George Soros.
Un giudizio politico
Al di là del giudizio dei tribunali, noi il nostro giudizio politico su questi personaggi lo abbiamo espresso chiaramente; sono nemici dell’Italia che dovrebbero essere estromessi dalle cariche pubbliche per principio, mentre invece si ergono a soloni della politica, che spesso finiscono vittime delle loro stesse epurazioni moralizzanti.