L’eredità di Draghi – Nel lungo colloquio di ieri mattina 24 ottobre, che ha preceduto il passaggio di testimone tra Mario Draghi e Giorgia Meloni, i due hanno parlato delle questioni più spinose che il nuovo governo dovrà affrontare.
Le prossime sfide
Novanta minuti in cui Draghi ha tenuto a battesimo la leader di FdI, quasi fosse la sua prediletta. Super Mario ha messo in guardia la Giorgia nazionale riguardo le sfide attendono il nuovo Premier: caro energia, inflazione e recessione. Sventolando lo spauracchio sfiducia dei mercati e dei rimbrotti dell’UE ha ricevuto il pieno assenso della leader di FdI a voler proseguire lungo la strada tracciata dal suo predecessore, rafforzando i legami con i partner occidentali.
L’incontro con Macron
La sera stessa Giorgia Meloni ha incontrato Emmanuel Macron in un colloquio il cui contenuto è rimasto riservato. Il neo Premier si sarebbe dunque recato dal suo predecessore a ricevere istruzioni, più preoccupato di come rasserenarlo circa il nuovo corso, piuttosto che imporre una reale svolta di governo?
Ora alla prova del governo
Il governo Meloni è una novità solo per i meno avveduti e per chi, sull’onda dell’entusiasmo, è salito sul carro dei vincitori, ma la crisi incombe e il destino della Nazione sembra essere avviato verso un disastro economico e sociale senza precedenti.
Entro breve, passata la sbornia post elettorale, sarà proprio Giorgia Meloni a scontare impietosamente il declino politico che ha sopraffatto chi l’ha preceduta al vertice dei consensi popolari, da Berlusconi a Salvini, che già si fregano le mani in attesa del crollo della loro alleata di circostanza.
Giustino D’Uva