Tra battaglie arcobaleno e immigrazioniste, abbiamo in testa Emilia Romagna e Toscana, governate dal centrosinistra che come sempre è distante dalle reali esigenze degli Italiani.
Come sono finite le regioni rosse
Non che quelle dove il centrodestra brillino per efficienza e gestione delle problematiche, sarebbe sciocco ammetterlo, tuttavia questi due storici feudi rossi, anche se oggi un po’ più rosa, dimostrano ancora una volta di concentrarsi su battaglie ideologiche e non sul miglioramento delle condizioni del popolo.
In Toscana troviamo il progetto Prosit, anche se da brindare c’è ben poco, mirato a tutelare la salute mentale e sessuale dei migranti.
Per i toscani nulla, se non il farsi carico di questa ennesima iniziativa per fomentare l’immigrazione. Quando i nostri emigranti approdavano a Ellis Island o in Sudamerica, trovavano solo un destino ignoto, ma si fecero comunque valere senza chiedere nulla a nessuno, contrariamente a quanto accade nella terra del bengodi.
Le priorità del PD emiliano
Spostandoci di qualche chilometro, arriviamo nella rossa Emilia Romagna, ultimamente troppo spesso sui giornali per alluvioni e altre calamità naturali contro le quali non si fa sufficiente prevenzione, ed ecco che troviamo il progetto dedicato al turismo lgbt! In un mondo dove si parla di inclusività, sono proprio queste iniziative che tendono a creare categorie protette esenti da ogni critica e con iniziative riservate.
Il turismo, uno dei motori della nostra economia sia a livello locale che nazionale, non dovrebbe fare distinzioni di orientamento sessuale.
L’operazione commerciale
Pertanto questa ennesima iniziativa autodiscriminatoria sa molto di iniziativa commerciale per attirare la comunità arcobaleno in determinati luoghi, dove comunque avranno lo stesso trattamento di tutti gli altri com’è giusto che sia.
Proprio come l’antifascismo divide il popolo da 80 anni, il progressismo ad esso collegato indissolubilmente aumenta le divisioni ancora di più. E noi paghiamo
Lorenzo gentile
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