Le elezioni in Sardegna e la nostra democrazia sempre più misera e inutile – Il 25 Febbraio si sono svolte le elezioni Regionali in Sardegna.
Ancora oggi non vi sono notizie certe sul destino politico dell’Isola, ma dopo aver esaminato quasi tutte le 1844 sezioni del territorio Sardo sembra aver vinto la candidata giallorossa Alessandra Todde, uscita vincitrice nella tornata elettorale contro il suo rivale Paolo Truzzu, ex Sindaco di Cagliari e rappresentante del Centrodestra.
Questa che può sembrare una anonima battaglia elettorale come tante è in realtà per me un terrificante specchio di una democrazia italiana che è ormai farsesca e, de facto, inutile.
L’astensione ha raggiunto dimensioni enormi
I motivi di questa mia lapidaria considerazione sono numerosi.
La bassissima affluenza: appena il 52,4% degli Elettori Sardi aventi diritto ha espresso il suo voto. Più basso persino delle Elezioni del 2019 che avevano già segnato un minimo storico per la Sardegna con il loro 53%. È stato calcolato quindi che Todde e Truzzu, i due protagonisti di questa tornata, hanno ottenuto in proporzione il 25% del consenso a testa tra gli aventi diritto.
Come può un governante essere vera espressione del Popolo se è sostenuto da questi magrissimi ridicoli numeri? Non è dato saperlo.
La cosa più assurda rimane comunque che situazioni del genere siano ormai considerate normali nel nostro Paese.
La Todde ha vinto con il 45,4% mentre Truzzo è fermo al 45,1%.
Una questione di millimetri insomma. E inoltre nonostante la Todde sia la Candidata più votata, la Coalizione che ha ottenuto più voti è quella di Centro-Destra. Dio solo sa che razza di Parlamento Regionale verrà fuori.
M5S all’incasso?
La Todde è Pentastellata. In Sardegna, infatti, PD e M5S che fino a pochi anni fa erano nemici per la pelle, hanno dimostrato e dimostrano ancora oggi che quando la poltrona chiama, l’ammucchiata politica in stile gran minestrone è sempre la migliore strategia per arginare la Destra.
Il Minestrone Giallorosso è uscito vincitore (come al solito) più grazie ai demeriti della Destra che ai suoi meriti.
Partito Sardo all’opera
A sancire questo insuccesso al fotofinish sono stati infatti i franchi tiratori del Partito Sardo d’Azione (che non hanno gradito la decisione della Meloni a scalzare il loro alfiere Solinas per mettere Truzzu a capitano del Centro-Destra Sardo) e le dichiarazioni sessiste dell’oscuro candidato Pinna, prontamente recuperate da un audio e date poi in pasto alla Tigre Mediatica.
Senza contare che Truzzu è colpevole di non aver fatto professione di Fede nell’Antifascismo e di essersi scritto ironicamente “Trux” sul braccio per sostenere Paolo Di Canio in occasione della sua esclusione televisiva (dovuta alle Idee Fasciste dell’Ex Calciatore.)
E quindi, una volta liberato il Vecchio Spettro del “Ritorno al Fascismo”, sicuramente qualche centinaio di voti si è spostato.
A cosa servono queste elezioni?
E tanto è bastato per spostare il peso della bilancia Elettorale.
Da questo nasce la mia riflessione: a che cosa serve una Democrazia così?
Una Democrazia che non è più “partecipazione” (come si cantava un tempo) perché nessuno più vi partecipa e se ne interessa?
Che Democrazia può essere se uno vota a seconda degli umori, degli Scoop Televisivi, dei Vecchissimi Spauracchi o ancora peggio “a esclusione”? Ma soprattutto che Democrazia vi può essere se ormai (a parte i tanto vituperati “Estremisti”) Destra e Sinistra sono identiche e concordanti in tutto?
Se destra e sinistra sono uguali
Lasciando da parte le questioni etico-ideologiche, abbiamo una destra e una sinistra speculari: Filo-Americane, Filo-Israeliane, Atlantiste, sottomesse a Bruxelles e ai grandi poteri finanziari, laiciste, liberali e liberiste.
Sono d’accordo su tutto e poi ogni tanto si accapigliano su questioni ideologiche riguardanti il passato (vedi Fascismo e Antifascismo) che non cambiano il destino della Nazione.
Credo che questa elezione locale sia stata per me la definitiva brutale consapevolezza di una cosa che sospettavo da molto tempo: in Italia non vi è più né partecipazione, né Democrazia.
Vi è solo l’illusione che ci siano.
Per questo serve continuare ad agire e a militare con il fine preciso di creare una vera Rivoluzione Nazionale e Cattolica!
Di creare una Vera Forza Politica che possa distruggere il Sistema. O almeno costituire una Reale opposizione ad esse.
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