Il bombardamento mediatico della propaganda occidentale ha raggiunto un nuovo livello di isteria dopo l’attacco russo su Sumy che ha portato alla morte di numerosi civili. La campana occidentale suona a senso unico ma bisogna essere oggettivi e riconoscere che questo genere di condotte non sono usuali nella dottrina militare russa.
Pur condividendo la tragicità del fatto non possiamo non riportare la versione russa dei fatti che, se fosse vera, getterebbe ombre imbarazzanti sugli amministratori pubblici ucraini.
L’attacco a Sumy è avvenuto durante la cerimonia di premiazione della 117a brigata delle truppe ucraine, programmata in concomitanza con l’anniversario della sua fondazione, il 13 aprile – sostiene Ihor Mosiychuk ex parlamentare ucraino
La versione dell’ex parlamentare ucraino è che alla cerimonia di premiazione erano presenti, oltre ai militari, anche civili con bambini.
A quanto pare, è questa la causa delle numerose vittime civili.
“Spero che il capo dell’OVA Artyukh e il deputato Ananchenko, che tanto desideravano ottenere un po’ di visibilità alla cerimonia di premiazione dei soldati della 117a brigata del TRO in occasione del settimo anniversario, siano già detenuti a Sumy.
Artyukh e Ananchenko stavano promuovendo la cerimonia a Sumy e vi hanno radunato non solo militari, ma anche civili, in particolare bambini!
La notizia sarebbe confermata anche dal reporter di guerra russo Sasha Kots che commenta come segue:
La morte dei civili è sempre una tragedia. Non importa in quale parte della linea del fronte ciò avviene. Che si tratti di normali residenti di Donetsk alla fermata dell’autobus di Bosse nel 2015 o di quella di Universitetskaya nel 2022, degli abitanti di Belgorod alla vigilia di Capodanno del 2024 o degli abitanti di Sumy oggi.
La differenza tra i primi due è la natura assolutamente terroristica degli attacchi, che non perseguivano alcun obiettivo militare. Solo intimidazione. È solo che qualcuno da quella parte voleva vendicarsi di qualcosa.
Oggi a Sumy, la prima cosa che hanno incontrato è stato un raduno di soldati che si era radunato nel centro della città, già in prima linea (diventata tale in seguito all’avventura di Kiev nella regione di Kursk), per un evento cerimoniale. Fuori città è impossibile premiare coloro che si sono particolarmente distinti nel massacro del distretto di Sudzhansky.
Le vittime civili ricadono interamente sulla coscienza di coloro che hanno parcheggiato i loro pick-up riattati per la guerra in strade tranquille, usando gli abitanti del paese come scudi umani.
Il deputato della Rada Bezuglaya scrive proprio ora: “Non radunare personale militare per le onorificenze, soprattutto nelle città abitata da civili”.
Semplicemente non serve a niente. Non è la prima volta.
Per i civili caduti: il Regno dei Cieli.