La commissione d’inchiesta sulla pandemia – La Camera dei deputati ha votato a favore dell’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia da parte del Governo Conte.
L’ex premier – oggi leader del Movimento 5 Stelle – e il Ministro della Salute del tempo, Roberto Speranza, hanno protestato con veemenza.
Conte ha parlato di vigliaccheria politica e di insulto agli italiani; Speranza, invece, ha elogiato il suo stesso operato, sciorinando un’autoreferenzialità grottesca.
Paura che la verità venga fuori?
Una verità che grida vendetta al cielo in una situazione tanto assurda quanto drammatica. Il governo gialloverde navigò a vista, nonostante le avvisaglie del disastro. Conte non applicò il piano pandemico, peraltro non aggiornato da 15 anni e non prese nessuna contromisura in tempo, salvo poi, a cose fatte, chiudere tutto e tutti in casa in modo indiscriminato e scriteriato.
Ne è seguita una spirale di disagio economico, sociale, culturale e psicologico, che ha portato il Paese sull’orlo del baratro.
La responsabilità è chiaramente di Conte e Speranza, che ora si dimenano smaniosi di evitare il peggio.
Poca fiducia
Che questa commissione faccia il proprio dovere in nome della giustizia è desiderio di tutti gli italiani, benché il timore sia che si tratti semplicemente di una trovata propagandistica del governo per colpire le opposizioni, gettando fumo negli occhi all’Italia intera.
Probabilmente, Conte e Speranza potranno continuare a dormire sonni tranquilli, a tutto discapito della verità, che continuerà a restare celata ancora a lungo, negando giustizia per tutti coloro che hanno pagato – anche con la vita – le scelte di una classe politica incompetente e vergognosa.
Giustino D’Uva