La CGIL attacca Sala sull’edilizia: il fuoco amico ferisce sempre due volte
La Cgil ha attaccato pesantemente il Comune di Milano e il suo sindaco Beppe Sala.
Il sindacato ha parlato di Milano come: una città lunapark per chi investe.
Gli oneri di urbanizzazione sono aumentati soltanto una volta in 16 anni e sono decisamente più bassi di altre grandi città europee, inoltre la magistratura indaga su presunti illeciti sulle opere edili in corso.
La magistratura, infatti, contesta la prassi di utilizzare lo strumento della demolizione-ricostruzione anziché del nuovo intervento edilizio, evitando di redigere piani dei servizi.
La bolla edilizia
Questo secondo il nostro amato sindaco sta danneggiando la città, tanto che gli investitori starebbero abbandonandoMilano a causa dell’incertezza provocata da tali inchieste.
La Cgil ha contestato anche l’eventuale provvedimento “salva Milano”, ovvero una serie di emendamenti, così denominati, proposti dal governo per mettere ordine alle questioni legate alle inchieste, in modo da risolverle a favore del Comune e degli investimenti immobiliari.
Un eventuale provvedimento secondo gli esponenti del sindacato servirà a poco se il giorno dopo si ripartirà come prima, come se niente fosse, favorendo investimenti privati senza ritorno sociale, e portando Milano a essere una città solo per chi investe e per chi può acquistare case a prezzi esorbitanti.
Sala è adeguato al ruolo?
Insomma, non c’è pace per il primo cittadino milanese bacchettato anche dagli amici di corrente e travolto in questi giorni da una miriade di piccole e grandi contestazioni.
Sembra proprio che al sindaco Sala il governo della città stia sfuggendo di mano, o più semplicemente stanno affiorando tutti i suoi limiti nella capacità di gestione di una grande metropoli come Milano.
Paolo Ornaghi
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