Intrecci pericolosi – E’ di questi giorni la notizia (vergognosa per mio conto) di come la chiesa attraverso la CEI e donazioni varie abbia supportato l’ ex antagonista Casarini che , folgorato sulla via di Damasco, è diventato un fedele così ardente da essere addirittura invitato al sinodo dei vescovi.
Credo nella conversione di Casarini nella stessa percentuale in cui uno ritengo che uno squalo bianco possa diventare vegano.
Curriculum eloquente
I motivi sono semplici. Basta vedere il curriculum giudiziario dell’ex tuta bianca, i precedenti da antagonista ardente, il suo spiccato odio verso le istituzioni: a Palermo aprì un bar intitolato ” allo sbirro morto ” per far capire di che soggetto si parla.
Ebbene, subodorando gli affari che poteva generare il salvataggio in mare dei migranti, si e’ buttato assieme al suo ex compagno di lotta e ad altri soggetti orbitanti nella galassia antagonista, in questa attività.
D’ altronde lo diceva buzzi di mafia capitale che tutto ciò che orbita attorno ai migranti rende più del traffico di stupefacenti.
Quindi, adattato un vecchio rimorchiatore e battezzandolo mar Jonio ha effettuato 4/5 salvataggi pilotati e dalla donazione dei vescovi per la sua missione sono arrivati fiumi di denaro. Così riportano alcuni quotidiani.
Poi Casarini nei prossimi giorni dovrà essere sentito da una procura siciliana in quanto indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver trasbordato migranti da un rimorchiatore danese dietro il compenso di 120 mila euro.
Ma ad ogni modo io pur essendo agli antipodi del pensiero politico di Casarini, non lo ritengo uno stupido, ma uno che ha fiutato l’affare e vi si è buttato in mezzo.
La Chiesa e la CEI
Cosa mi infastidisce è invece l’intromissione della chiesa, la CEI del cardinale Zuppi, il giornale Avvenire in stretta collaborazione con Repubblica e il fiume di denaro girato a certe ong.
Sempre alcuni quotidiani riportano che Bergoglio sia in stretta corrispondenza epistolare con Casarini, che a lui si rivolge per monetizzare. Sempre in alcuni quotidiani viene riportato che l’ufficio diretto dal papa abbia personalmente girato due milioni di euro alla ong open arms (guarda caso l’ ong che ha portato Salvini a processo).
Allora alcuni interrogativi mi assalgono.
Queste somme, anche importanti, arrivano in buona parte dalle donazioni dei fedeli anche attraverso l’8 per mille. Perché’ non aiutare chi veramente ha bisogno invece di sovvenzionare ong che, mascheratesi da buonisti, sono invece macchine da soldi? Perché’ intromettersi nella gestione politica di un paese che democraticamente ha eletto i suoi rappresentanti?
Credo, ed e’ solo un mio pensiero, che la chiesa abbia ormai abdicato al suo ruolo diventando la sponda del mondo progressista.
Non si lamentino i preti che le chiese sono sempre più depauperate di fedeli, ma credo che i vertici del Vaticano con il papa in testa, debbano fare un profondo esame di coscienza sul loro fallimento. Il popolo non crede più alla politica e non crede neppure alla chiesa soprattutto nei suoi vertici apicali. Personalmente non darò più un centesimo per le offerte, visto che invece di andare ai poveri, vanno ad arricchire le casse di personaggi di dubbio gusto.
Una suburra
D’ altronde la chiesa è da anni che è diventata una suburra. Logorata da lotte intestine dei suoi porporati, si chiude a riccio su enigmi che dilaniano l’opinione pubblica. Il caso Elisa Claps, sparita nel marzo 1998 a potenza e ritrovata nel sottotetto della chiesa della santissima trinità il 7 marzo 2010. Normale trovare un cadavere in una chiesa?
Nella chiesa di sant’ Apollinare a Roma era stato tumulato negli anni 90 il corpo di renatino de Pedis, storico capo della banda della Magliana. Non uno qualunque, ma il boss dei boss della criminalità organizzata della capitale. Peccato che a sant’ Apollinare siano sepolti solo papi e grandi benefattori della chiesa (con il certificato penale pulito anche se la coscienza magari un po’ meno). Mentore della sepoltura del boss il cardinale poletti. Se de Pedis non era un papa, era sicuramente un grande benefattore della somma ecclesia vaticana, che si è adagiata sul detto” pecunia non olet.”
Il caso Emanuela Orlandi, la cui sparizione nel 1983 pare il risultato di intrecci poco chiari a livello economico tra la banda della Magliana e la banca vaticana, con riferimento al crack ambrosiano di Calvi.
Stendo un velo pietoso sugli innumerevoli casi di pedofilia di cui i prelati si sono macchiati. Un report indica la catastrofica cifra di 164 sacerdoti condannati negli ultimi 15 anni, senza contare il numero degli indiziati. Secondo l’agenzia Eca Global le attenzioni dei maiali in tonaca pare siano state rivolte anche a due bambini sotto i 4 anni.
Rispetto
Il mio rispetto va a quei sacerdoti che con abnegazione e anche con un coraggio leonino lottano in realtà mafiose, cercando di calamitare le attenzioni dei giovani altrimenti attratti dal soldo facile criminale.
Il rispetto va a quei sacerdoti che portano avanti la vita parrocchiale senza interessi alternativi, con la vocazione che li ha portati sulla via ardua, tosta e poco gratificante della vocazione e della fede.
I loro vertici no, sono veramente nel mondo di mezzo: a loro interessa il protagonismo e il potere. Mi diceva sempre mio padre: ti mando dai preti perché male non ti insegnano, ma avevo già capito l’altra frase che mi teneva nascosta.
Maurice Garin