Il Grande Fratello allo stadio – La mania del controllo non risparmia nessuno, in una Italia dove la sicurezza è una percezione o meglio una chimera, la priorità è la repressione dei razzisti (magari pure omofobi e transfobici) negli stadi.
La Lega Calcio si fa promotrice dell’idea rivoluzionaria di utilizzare i dati biometrici per combattere razzismo e violenza negli stadi.
È quanto emerso dal convegno Calcio Social Responsibility – strategia 2030”, organizzato a Milano.
In arrivo il controllo facciale
Il riconoscimento facciale per chi accede allo stadio è la nuova panacea, che si va a aggiungere alle tessere del tifoso e ai tornelli di sicurezza fino ad oggi in uso, secondo l’opinione di De Siervo, AD della Lega Calcio
Ostacolo alla tecnologia illiberale del riconoscimento facciale la obsoleta “Privacy” e le obiezioni dei responsabili di PS.
Per la Privacy la soluzione è presto trovata, basta far firmare una liberatoria agli acquirenti di biglietti e abbonamenti e la tua faccia è subito sul web.
Per convincere la PS basterà convincere uno dei, tanti, politici sceriffi che affollano il governo e l’opposizione.
Dopo il Green Pass un altro passo verso il controllo totale è pronto con la partecipazione gioiosa dei tifosi che mugugneranno ma si adegueranno in un amen con buona pace dei vecchi ultras che sfilavano in strada al grido di “no al calcio moderno”.
Alfredo Durantini