Il governo Meloni naufraga sullo scoglio degli sbarchi – Lo scorso 19 febbraio ha attraccato nel porto di Civitavecchia la nave Life Support di Emergency con a bordo 156 naufraghi.
Che fine hanno fatto le promesse elettorali?
Non è una notizia straordinaria, è la “normalità” che continua a dispetto della decantata linea dura del governo Meloni.
Le roboanti promesse elettorali dello scorso anno sono state platealmente tradite: gli sbarchi provenienti perlopiù da Africa e Turchia proseguono indisturbati ogni giorno, tanto da poter parlare di numero degli sbarchi record in questo ultimo periodo – complice anche il bel tempo.
La strategia dei porti diversi
L’unica cosa che semmai è cambiata è che non si sbarca più solo a Lampedusa, praticamente al collasso, ma anche in altri porti italiani per lo più sorretti da comuni di sinistra, che incredibilmente ora rimbalzano le accuse alla premier e al ministro dell’interno perché a loro dire non farebbero abbastanza per fermare l’immigrazione clandestina.
Ci vengono in mente le parole sentite anni addietro, quando già governava il centrodestra, dove albergatori asserivamo che col centrodestra gli “affari” con i migranti andavano perfino meglio di quando governa il centrosinistra, poi gli scandali di Buzzi e Carminati, che candidamente ma non troppo, affermavano che con il business dei migranti, si ricavassero più proventi che con lo spaccio della droga.
Trattare militarmente le ONG
Sebbene sulle navi delle ONG ora i trafficanti imbarchino anche qualche donna e bambino, per farsi da scudo con la parvenza umanitaria, è sempre più chiaro che questi fenomeni devono essere trattati per quello che sono realmente: un attacco di guerra al nostro paese.
Le ONG dovrebbero essere trattate alla stregua di organizzazioni terroristiche, e respinte anche con la forza se necessario.
Un governo prono agli interessi atlantici
È chiaro, tuttavia, che nella volontà politica reale della Meloni e del suo indecente governo non vi sia all’orizzonte né più il blocco navale, né il rimpatrio dei clandestini.
Tutto al contrario ogni giorno la vediamo genuflettersi a Bruxelles e Washington, con buona pace degli interessi nazionali, sempre più bistrattati.