IA: Il 2 agosto arriverà una nuova legge che cambierà quasi tutto

IA: Il 2 agosto arriverà una nuova legge che cambierà quasi tutto
Il 2 agosto arriverà una nuova legge che cambierà quasi tutto

Una nuova legge UE, in vigore dal 2 agosto, promette di rivoluzionare il mondo dell’intelligenza artificiale. La notizia viene riportata dal sito Money.it. 

La Commissione UE ha pubblicato un nuovo regolamento sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Un quadro incentrato sull’ intelligenza artificiale, noto anche come Al Act (Regolamento Ue 2024/1689), destinato a influenzare la vita, il lavoro e le imprese come le conosciamo ora.

Sebbene la pubblicazione in Gazzetta rappresenti solo l’inizio dell’intero processo (le norme dovranno essere introdotte e implementate anche a livello nazionale), si tratta di un indicatore chiave capace di esprimere l’approccio dell’UE verso le sfide e le opportunità poste dall’intelligenza artificiale.

L’obiettivo principale della legge è introdurre degli standard etici e di sicurezza che contribuiscano a porre un freno alla crescita non regolamentata di questo settore. Ciò si tradurrà in normative relative alla trasparenza degli algoritmi, all’etichettatura dei contenuti generati dall’AI e ai principi di gestione del ciclo di vita dei sistemi di intelligenza artificiale.

Norme e standard europei

Per poter essere usati e commercializzati sul mercato europeo, i sistemi di intelligenza artificiale dovranno soddisfare norme e standard specifici che riguardano tutti i settori, da quello bancario a quello della salute, dai trasporti all’istruzione.

Gli obiettivi principali dell’AI Act sono:

  • 1) la creazione di un mercato unico per l’AI, con libera circolazione e riconoscimento dei sistemi AI conformi alle norme dell’UE;
  • 2) l’aumento della fiducia nell’AI, con la garanzia che i sistemi di AI siano affidabili, trasparenti e responsabili e che rispettino i principi etici e i diritti fondamentali;
  • 3) la diminuzione dei rischi dell’AI, con il divieto o la limitazione dell’uso di sistemi che presentano un rischio inaccettabile per la sicurezza, la salute, la dignità o l’autonomia delle persone, o che violano i valori democratici;
  • 4) il sostegno all’innovazione, con incentivi e finanziamenti per lo sviluppo e l’implementazione di sistemi AI sicuri ed etici.

Ciò che stupisce è che, per il momento non si accenna alle norme sanzionatorie per quei soggetti che dovessero violare intenzionalmente queste regole, che appaiono di buon senso, ma che nelle mani di un ipotetico criminale potrebbero trasformarsi in armi devastanti.

di Matteo Castagna

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