I valori tradizionali e morali della Russia – La guerra scava solchi profondi, forse incolmabili, tra Russia e Occidente.
Il processo interno russo di costituzione di un modello sociale difforme rispetto a quello del liberalismo occidentale si va costituendo.
Un percorso incentrato sui valori della Tradizione, più volte richiamati da Putin come centrali e di per sé appartenenti anche alla migliore tradizione occidentale, purtroppo a ovest negletti proprio per l’affermazione del modello unico liberal-globalista.
Il nuovo decreto
Il Presidente Putin firma un nuovo decreto “Sull’approvazione dei fondamenti dello stato di tutela e rafforzamento dei valori spirituali e morali tradizionali della Russia”. Un decreto in cui si legge che “I valori tradizionali sono i punti di riferimento morale che plasmano la visione del mondo dei cittadini russi, vengono trasmessi in generazione in generazione, sono alla base dell’identità civile di tutti i russi e dello spazio culturale comune del Paese, rafforzano l’unità civile e trovano straordinaria e originale espressione nello sviluppo spirituale, storico e culturale del popolo multinazionale della Russia.”
In aggiunta si legge: “I valori tradizionali includono la vita, la dignità, i diritti e la libertà dell’uomo, il patriottismo, la coscienza civile, il servizio alla Patria e la responsabilità per il suo destino, gli alti ideali morali, la solidità della famiglia, il lavoro creativo, la priorità della spirituale sul materiale, l’umanesimo, la misericordia, la giustizia, il collettivismo, l’assistenza e il rispetto reciproci, la memoria storica e la continuità delle generazioni, l’Unità’ dei popoli della Russia”.
Un manifesto alla Tradizione
Il documento stilato da Vladimir Putin sembra un vero e proprio manifesto anti-Davos, incentrato largamente ed essenzialmente sul concetto di legge naturale. I valori tradizionali proposti agiscono da contraltare perfettamente speculare e antitetico all’agenda globalista che domina gli spiriti in Occidente.
La proposizione così forte di valori tradizionali, per altro, segna per la Russia una via del tutto autonoma per il patrio avvenire, autonoma dall’Occidente sicuramente, ma anche rispetto agli alleati per necessità geopolitiche oltre che rispetto al recente passato comunista.
Una rivoluzione spirituale
Che spazio avrebbe potuto avere in Unione Sovietica o presso i congressi del Partito Comunista Cinese il principio di “prevalenza dello spirituale sul materiale”?
D’altra parte, nei confronti del retaggio sovietico, non si fa alcun tentativo di sorta di recuperarne la miasmatica dottrina marxista-leninista, eternizzando e consacrando lo sforzo che vide protagonista il popolo russo durante la guerra. Sforzo descritto a più riprese come volto a difendere la Patria, la sopravvivenza del popolo russo e della Russia stessa, non certo come guerra di trionfo della lotta di classe e del PCUS.
La tutela della vita
Il rifermento alla vita è una nota da evidenziare dal momento che non è certo un mistero che in Russia la pratica abortiva, resa rutinaria e banalizzata in epoca sovietica è ancora molto diffusa ed applicata.
Forse la Russia, si avvia ad una nuova politica anche in questa materia, che sicuramente avrebbe il beneficio di risollevarne la debole demografia. La Russia continua sulla strada tracciata una rivoluzione conservatrice. Non è un mistero che la guerra per procura che l’Occidente combatte contro la Russia e Putin, in particolare, sia motivata anche da questa strenua opposizione alla degradazione morale che il progressismo occidentale, inglese e statunitense diffonde nel mondo.