Ha ucciso più il MAID che il COVID – Dal Canada, con il 2022 che volge al termine, arrivano dati decisamente inquietanti per quanto riguarda l’applicazione del suicidio sanitario legalizzato.
La faccenda ci riguarda da vicino dal momento che il paese nordamericano, da quando è governato dal liberal Justin Trudeau, è divenuto una sorta di laboratorio dell’agenda globalista del “gran reset”, quello che accade da loro può quindi accadere da noi molto a breve.
L’impennata dei suicidi
In Canada accade che le morti per “MAID” ovvero “medical assistance in dying” ovvero il suicidio sanitario legalizzato, nel 2022 sono divenute ben 31 mila, ovvero tra le prime cause di morte del paese, più delle morti per covid.
Erano poco più di un migliaio nel 2016 quando si introdusse l’eutanasia ovviamente gabbando l’opinione pubblica e presentandola come lecita solo per i casi disperati di malattia terminale.
D’altra parte, caduto il principio, è solo questione di tempo affinché lo scivolamento sul piano inclinato si svolga da sé.
I limiti della legge
Dal 2016 il ricorso alla MAID è cresciuto stabilmente, più che raddoppiandosi poi dal marzo 2022, quando sono stati rivisti i criteri di accesso. Non più solo malati terminali ma genericamente persone affette da “gravi sofferenze”, definizione ovviamente soggettiva e ambigua, che di fatto rende lecito il suicidio assistito per quasi complicazione medica, oltre che per i disabili (sottintendendo che una vita da disabile, funzionalmente non efficiente non sia degna di essere vissuta).
Per il 2023 si prospetto l’ulteriore estensione della MAID alle persone affette da disturbi mentali oltre che per i minorenni. Basterà una depressione per dire che una vita merita di essere spenta?
Un diciassettenne intristito per un fallimento amoroso potrà suicidarsi con l’assistenza dello Stato senza che i genitori possano immischiarsi? Pare di sì.
Come pare francamente che nella nostra società tecnocratica, avranno sempre meno spazio le vite indegne di essere vissute.
Gli anziani ammalati, i disabili, i disturbati, i sofferenti in genere, meglio isolarli dal mondo dell’eterno consumo e della gioia immediata, meglio spingerli al suicidio, sotto la forma del nuovo “diritto” della MAID, dell’ultima “conquista di civiltà” regalatagli con generosità dalla società del progresso.
Sintomi di una società che progredisce sì ma sulla via della costante disumanizzazione e scristianizzazione.
Se infatti nel Natale appena trascorso i cristiani festeggiano il Verbo fatto carne, venuto ad abitare in mezzo a noi, ai nostri dolori e le nostre sofferenze, fino ad assumersele in massimo grado, nulla di più anticristiano è il diffondere un mondo che decide di far sparire il sofferente con la sofferenza.