La guerra russo-ucraina, ha determinato due schieramenti. Da una parte lo schieramento occidentale formato da UE-NATO-USA, privo di Chiesa o con una Chiesa Bergogliana evanescente, sottomessa alla vulgata e in soggezione di fronte al protestantesimo e, a dire il vero, anche di fronte alle altre manifestazioni spirituali (la Pachamama accolta in chiesa con tutti gli onori docet).
Dall’altra la Russia, con una chiesa forte (l’Ortodossa) che troverà un ottimo alleato nell’Iran, anch’esso con una spiritualità forte (e un clero consolidato ed influente) che si salderà con l’Islam Shi’ita di Siria, Libano, Iraq e quello Sunnita delle ex repubbliche sovietiche, formando un formidabile coagulo, suscettibile di attrarre anche il cristianesimo mediorientale siriaco, armeno, caldeo, copto, etc.
In posizione defilata, probabilmente nemmeno troppo affidabile come alleato, ma pragmaticamente orientata a favore della Russia: la Cina.
Che scenario poco rassicurante per questa Europa infingarda e smidollata, venduta alla peggiore America Dem.
E la Chiesa che fa?
Dopo una doverosa dichiarazione del Papa il quale ha evidenziato volutamente che la reazione russa è attribuibile allo «abbaiare della NATO alle porte della Russia» (ribadendo così una realtà offuscata da una smaccata disinformazione da grand-guignol), la Chiesa sembra aver ripreso il suo cincischiare, come fa da troppo tempo, da quando ha rinunciato a scomunicare chi promuove l’aborto, la liberalizzazione degli anticoncezionali e della droga, il divorzio, chi vuole le donne sacerdote, chi vuole i preti sposati, chi insiste nel dire che la Chiesa dovrebbe emanciparsi protestantizzandosi, chi vuole che il battesimo sia spostato a 18 anni, chi dice che dobbiamo guardare più a quel ci unisce che a quel che ci separa, etc.
E’ giunta l’ora per la Chiesa di indicare chiaramente il nemico di sempre, il quale non è il Dio dei Musulmani e nemmeno la visione tetragona del cristianesimo ortodosso.
Nemico è chi, maramaldo, proclamandosi cattolico predica e fa tutto quello che è contro il cattolicesimo e scimmiotta in maniera patetica il protestantesimo.
Saprà la Chiesa fare ciò?
In tale contesto geopolitico guerresco, dai connotati che sfiorano l’apocalittico, in cui il mendacio la sta facendo da padrone; in quest’epoca caratterizzata dall’inversione satanica dei valori non negoziabili, sorga la Santa Romana Chiesa Cattolica e Apostolica, si ponga arbitro fra i due schieramenti, faccia quello che UE e ONU non hanno saputo o, più probabilmente, non hanno voluto fare; si faccia arbitro, la Chiesa, della nostra tradizione, della nostra spiritualità e dell’avita moralità, e difenda la fede con la scomunica di chi invece la vuole cassare dalle nostre menti, dalle nostre case e dalle nostre usanze. Si opponga risolutamente a chi dal 1945 ci inonda di ideologie perniciose, trascinandoci verso una deriva morale destinata al finale peggiore. Parafrasando Pound, il nostro finale sarà una lagna (una lunga loffa), non uno schianto.