Con l’intento di fare chiarezza sulla guerra in Ucraina, vi propongo un’analisi storica delle vicende che hanno portato alla situazione attuale, iniziando dalle “ragioni” russe, semplicemente perché più antiche:
I RETROSCENA
Per cominciare bisogna risalire al 13esimo secolo, al tempo l’attuale territorio russo viveva sotto il giogo dell’Impero Mongolo, o come si auto chiamavano “l’orda d’oro”.
Come dice Hopkirk “Di rado un’esperienza ha lasciato nella psiche di una nazione cicatrici altrettanto profonde e durevoli” e non è difficile capire il perchè: i mongoli erano padroni spietati, se un principe vassallo saltava un tributo veniva posto sotto un tavolo su cui i generali del Gran Khan banchettavano e pian piano, mentre questi ultimi mangiavano, il tavolo stesso provvedeva a schiacciare il malcapitato fra atroci sofferenze.
I russi vissero sotto il giogo dei mongoli 2 secoli, indovinate dove costoro avevano base, beh ovvio, in Crimea.
E l’Occidente? Beh in occidente vi erano i Cavalieri Teutonici pronti a sterminare “gli infedeli ortodossi”, ogni russo si sentiva letteralmente accerchiato e impotente di fronte a questa situazione.
Il primo vero sovrano russo, Ivan III detto il Grande (padre del “terribile”) giurò insieme ai sudditi che mai più la Russia sarebbe finita sotto il dominio straniero, per far ciò bisognava evitare di rimanere accerchiati, con i mongoli ad oriente e i teutonici ad occidente. E da allora Zar, Segretari del PCUS e Presidenti russi hanno mantenuto quella linea.
L’INTERMARIUM
Se stando a Berlino guardi ad oriente in una magnifica giornata di sole, ti renderai conto che non vi è nulla: niente montagne, niente mari, niente colline… Solo un’immensa, enorme pianura piatta che conduce fino a Mosca. Ecco, questa pianura è detta Intermarium, una landa piatta e indifendibile che dal fiume Elba porta a Mosca in pochi giorni. Lo hanno sperimentato i russi sulla propria pelle con il Commonwealth Polacco Lituano, Napoleone e Hitler: qualunque esercito invasore può raggiungere Mosca in pochi giorni senza neanche faticare.
Obiettivo principale di ogni governante russo da 600 anni a questa parte è frapporre fra i nemici e la capitale quanti più stati cuscinetto possibile: Lo han fatto gli zar, lo ha fatto l’URSS e lo fa la Russia di Putin.
SCENARIO DEGLI ULTIMI 30 ANNI:
Con la caduta dell’URSS un perennemente ubriaco Eltstin si accorda con i paesi NATO affinchè l’Intermarium rimanga per lo meno neutrale, il problema è che l’accordo rimane verbale. Dopo pochi anni la NATO (alleanza nata in funzione anti-russa) inizia, in barba alla parola data, ad espandersi ad est, inglobando l’Intermarium (Polonia, Paesi Baltici, Ungheria, Cecoslovacchia) e avvicinandosi al confine russo. Il problema è che quando un paese entra nella NATO può consentire anche ai missili nucleari americani di essere piazzati sul proprio territorio.
LA DOTTRINA DI MUTUA DISTRUZIONE
Dal 1945 il mondo è vissuto relativamente in pace… Perchè? Perchè in un mondo in cui USA e URSS potevano distruggersi a vicenda tramite le atomiche nessuno avrebbe avuto il coraggio di scatenare una vera e propria guerra. Questa situazione di stallo è stata rinominata distruzione mutua assicurata: Se gli USA avessero lanciato le atomiche sulla Russia essa avrebbe risposto lanciando le sue atomiche, distruggendosi a vicenda. Solo un pazzo avrebbe fatto una roba simile.
COSA C’ENTRA L’UCRAINA?
La distruzione mutua assicurata si basa sul concetto che se una della 2 potenze avesse lanciato le sue testate nucleari, l’altra avrebbe il tempo di reagire lanciando le sue. Ergo nessuno potrebbe lanciare le atomiche. Il problema è che più è vicina la postazione di lancio atomica, più diminuisce il tempo di risposta nucleare: se un missile nucleare russo ci mette 15 minuti a raggiungere Colorado Springs (principale obiettivo russo) gli americani hanno tutto il tempo di rispondere. E se un missile viene lanciato dall’Ucraina? Beh a quel punto il tempo di reazione Russo passa da 15 minuti a 2, Putin non avrebbe neanche il tempo di alzarsi dal letto e capire cosa sta succedendo prima di incenerirsi.
Un po quello che sarebbe successo con le Atomiche a Cuba.
Questo ovviamente darebbe agli USA un vantaggio incredibile: se solo lo volessero potrebbero incenerire la Russia senza avere conseguenze.
CONCLUSIONE
Per tutti questi motivi la Russia ha bisogno di una serie di stati cuscinetto che ne garantiscano la semplice esistenza e sono disposti a tutto pur di mantenere questo status, ne della sopravvivenza stesa del proprio popolo. E non illudiamoci noi occindetali: anche se non ci fosse Putin, la politica nazionale russa rimarrebbe la stessa. I mongoli vanno tenuti lontano dalla capitale.