Governo Meloni: il PNRR la scusa perfetta per aprire all’immigrazione
Un emendamento alla Legge “Bossi-Fini” proposto da Fratelli d’Italia è passato all’unanimità nelle Commissioni Affari costituzionali e lavoro della Camera.
L’emendamento prevede che le aziende italiane che hanno formato all’estero lavoratori “specializzati” potranno avere visti d’ingresso in deroga alle “quote” d’immigrazione.
I lavoratori extracomunitari specializzati da aziende italiane saranno equiparati alle figure che la Legge Bossi-Fini già favoriva per l’immigrazione in Italia, come i docenti universitari, gli ingegneri e i ricercatori.
Sorpresi del sorpasso a sinistra i deputati del PD come Matteo Mauri: “pensavo che l’emendamento fosse stato presentato da un collega di centrosinistra – ha affermato – perché avevamo sollevato noi il tema della necessità di allargare le possibilità di ingresso legale in Italia. Vedo con piacere che il governo fa la faccia feroce, descrivendo l’immigrazione come una sostituzione etnica, poi agisce in modo incoerente ma giusto, e per noi va bene così”.
Secondo il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, l’emendamento sarà utile per le aziende che dovranno realizzare le opere del PNRR perché manca il personale specializzato necessario.
Di piani, programmi e fondi straordinari (C’est l’argent qui fait la guerre) da destinarsi alla formazione dei milioni di disoccupati italiani non se ne parla dobbiamo per forza “importare” mano d’opera extracomunitaria.
Ragione ha il PD a preoccuparsi di FdI che sta rubando loro il lavoro di utili idioti del PNRR, facendo la “faccia feroce” a parole contro l’immigrazione e poi smantellando una legge che, per noi in modo inadeguato, propone dei limiti.