G7 e aborto: una tempesta in un bicchiere d’acqua

G7 e aborto: una tempesta in un bicchiere d'acqua
G7 e aborto: una tempesta in un bicchiere d’acqua

G7 e aborto: una tempesta in un bicchiere d’acqua – Dispute nominalistiche e semantiche, senza né capo né coda, e prive di alcun rilievo sostanziale, quelle create ad arte da Francia e Canada al G7 ospitato in Italia.

Macron, bulletto destinato a sparire a breve, ha ritenuto di polemizzare sulla presunta diversa sensibilità dei due paesi sul tema aborto.

E non è un caso che ulteriori insidie siano giunte proprio dal Canada, unica nazione al mondo dove l’uccisione dei nascituri avviene senza alcun limite legislativo.

La solita stampa faziosa

Beghe strumentali e pretestuose, cui si è incaricata di dare il massimo risalto la nostra stampa, povera di notizie vere e affamata di scoop.

Polemiche basate sul nulla e azzerate dalla stessa nostra premier che, in chiusura di G7, ha affermato perentoriamente che nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all’aborto, i diritti Lgbt e compagnia cantante.

Meloni, la pretoriana della 194

Meloni, infatti, dopo il silenzio assordante sull’introduzione del diritto costituzionale all’aborto in Francia e sulla risoluzione UE di analogo tenore, parlando della 194 – che ha reso legale l’aborto – ha affermato che è una legge di estremo equilibrio ed è ben fatta e di non avere alcuna intenzione di toccarla.

Stupisce davvero che una donna intelligente e accorta come lei, possa proferire simili gravi e colossali corbellerie, soprattutto dopo che più di sei milioni di italiani – grazie alla 194 – ci hanno rimesso la pelle.

Una legge iniqua

Al contrario di quanto sostiene Meloni, la 194 è una legge integralmente iniqua che stabilisce chi ha diritto di vivere e chi no, e contiene tre principi crudeli, arbitrari e privi di fondamento antropologico: quello della gradualità, quello eugenetico e quello dell’autonomia.

Con il principio della gradualità si decide quando e in che momento, un essere umano diventa tale (ma prima cos’è?).

Con il secondo, quello eugenetico, in caso di anomalie del concepito – dito in più, spina bifida, labbro leporino – si determina la sua eliminazione.

Con il terzo, infine, il principio dell’autonomia, si stabilisce che solo l’essere umano che può vivere autonomamente, fuori dal grembo materno, va tutelato (eppure nella nostra società bella, equa e solidale occorrerebbe sempre difendere i più deboli).

Con la 194 si violano, quindi, contestualmente, il c.d. minimo etico – l’intransitabile frontiera del non uccidere – i principi solidaristici più volte citati nella Costituzione, al pari del principio di uguaglianza, anch’esso eliso in radice.

Altro che legge equilibrata e ben fatta

E questo autentico e micidiale obbrobrio giuridico, qui brevemente descritto, purtroppo, anche con questa tanto attesa nuova maggioranza politica, è destinato tristemente a rimanere talis et qualis.

G7 o meno, la strage degli innocenti continua.

Enrico Pagano

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