Francia: blindato il confine di Ventimiglia – La Francia ha blindato definitivamente i confini, inviando altri gendarmi a Ventimiglia.
Lo scopo, ovviamente, quello di bloccare l’afflusso di immigrati dall’Italia. Si tratta, secondo le stime al ribasso, di circa 50 mila persone l’anno. È singolare come in questi casi il buonismo vada a farsi benedire. D’altronde, è la democratica Francia a chiudere i confini, e allora tutto è lecito.
La Francia fa muro contro l’invasione
Fatto sta che Ventimiglia sarà sempre più una polveriera e l’Italia dovrà, come al solito, sorbirsi integralmente il problema ed i tentativi – rabberciati – di risolverlo.
L’unione Europea, come sempre, grande assente in queste dicendo di ordinaria cronaca dell’immigrazione clandestina. Da Bruxelles, infatti, nessuno strepito, nessuna condanna dell’atteggiamento francese, che palesemente viola le norme in tema di ripartizione degli immigrati.
Inutile rimarcare come, a parti invertite – e cioè se l’Italia avesse minimamente osato schierare i soldati al confine per bloccare gli ingressi – dalle istituzioni europee sarebbero arrivate manifestazioni di sdegno e biasimo enorme.
La Francia, invece, può fare tutto ciò che crede sia utile per tutelare i propri interessi, senza che alcuno storca il naso.
L’Italia è da sola
Ma tant’è. Il dado è tratto, e così l’Italia è stata nuovamente abbandonata a sè stessa, con buona pace di buonisti ed epigoni della sinistra immigrazionista, che invocano sempre la presunta brama di accoglienza dell’Occidente.
Un’accoglienza, tuttavia, che nei fatti non esiste e che riguarda sempre e solo il nostro Paese, martoriato da quella che è una versa e propria invasione.
Tutto ciò mentre gli sbarchi aumentano a dismisura ed i respingimenti non esistono affatto; sotto un governo – quello Meloni – che non ha fatto che propaganda, salvo poi essere puntualmente smentito da una realtà di flussi incontrollati e violenti.
Giustino D’Uva