Florida: stretta sull’aborto di Ron DeSantis – Lo scontro permanente interno agli Stati Uniti continua e negli ultimi giorni si focalizza in modo particolare sulla Florida dove si sta discutendo sulla introduzione di restrizioni alle leggi abortiste.
Leggi fortemente voluta dal governatore Ron DeSantis, papabile prossimo candidato repubblicano per le elezioni del prossimo anno che su molte posizioni ricorda Donald Trump.
La sinistra insorge
Gli attivisti della sinistra antifa e abortista e BLM hanno fatto irruzione nella sede del Florida Capitol Hill insultando i deputati e lanciando oggetti.
Due pesi e due misure
Da notare che mentre diversi attivisti della destra patriottica sono tuttora incarcerati per aver preso parte alle proteste al Capitol Hill di Washington e accusati di essere “terroristi interni” quando una azione simile è attuata dalla sinistra il regime liberal lo percepisce come una semplice protesta legittima.
Il messaggio inquietante della lobby LGBT
Una doppia morale a uso e consumo liberal e marxista. Sempre in Florida, un’altra causa di scontro riguarda la proposta di estendere la pena di morte agli stupratori di bambini.
È singolare che anche se la proposta non è stata apertamente attaccata dalle sinistre, almeno per ora, le organizzazioni gay stanno già consigliando ai propri membri e sostenitori di “evitare la Florida”.
Un consiglio che velatamente riporta in auge un assioma per troppo tempo taciuto e sul quale sarebbe opportuno approfondire: il legame tra le devianze omosessuali e la pedofilia.
Giustino D’Uva